I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica. Prefazione di Renato Schifani.
I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica.
I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica.
Amintore e Mariapia Fanfani. Due vite e un sogno di un mondo migliore. Un sogno di pace e di prosperità, impossibile da realizzare a poco prezzo, bisognoso di una fatica quotidiana, di un pensiero leale, di amore autentico per gli ultimi della Terra.
Questo libro mette insieme la tensione umanitaria di Mariapia con le riflessioni sulla povertà che il giovane Amintore formulò durante la Seconda guerra mondiale. L’avventura di Mariapia al servizio dei più poveri in innumerevoli missioni di pace attorno al pianeta illumina le intuizioni profetiche e lungimiranti di Amintore. La meditazione dell’uno orienta e dà senso al racconto dell’altra. La descrizione dei volti, dei sorrisi, delle lacrime e delle speranze dei più poveri e sofferenti si intreccia alle attente considerazioni sulla lotta alla fame, alla disuguaglianza sociale e alla povertà.
Leggendo questo colloquio a due voci si respira così la passione e l’entusiasmo cristiano di Amintore e Mariapia Fanfani, che hanno camminato insieme con concretezza e intelligenza verso la meta di un mondo migliore.Verso lo stesso sogno.
Destinatari
Ampio pubblico.
Autori
Amintore Fanfani (1908-1999), uomo politico italiano fra i più importanti del Novecento, è stato segretario della DC e più volte ministro, presidente del Consiglio e del Senato. Senatore a vita dal marzo 1972, guidò i cattolici nello scontro referendario per l’abrogazione della legge sul divorzio (maggio 1974). Presidente della XX Assemblea dell’ONU, fu dal 1936 docente di storia economica all’Università del Sacro Cuore di Milano e dal 1955 al 1983 all’Università di Roma. Tra le sue opere: Cattolicesimo e protestantesimo nella formazione storica del capitalismo, 1934; Colloqui sui poveri, 1942;Storia del lavoro in Italia dalla fine del sec.XV agli inizi del XVIII, 1943; Storia economica, 2 voll., 1961-1970; Capitalismo, socialità, partecipazione, 1976.
Maria Pia Fanfani (1922), partigiana, scrittrice e fotografa, Cavaliere di Gran Croce, è nota a livello internazionale per aver organizzato innumerevoli iniziative di solidarietà e missioni umanitarie.Nel 1943 sposa l’ingegnere Giuseppe Vecchi e partecipa alla lotta partigiana contro l’occupazione nazifascista. Dopo la morte del marito, nel 1975 sposa Amintore Fanfani. Grazie alla ricca rete di relazioni col mondo della politica internazionale la sua attività umanitaria, specialmente con l’Associazione Insieme per la Pace da lei fondata e diretta, non conosce confini. Nel 1983 diventa Presidente del Comitato Nazionale Femminile della Croce Rossa Italiana; due anni dopo è nominata Vicepresidente della Lega Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. È autrice di oltre venti volumi.
Questo scritto del 1934 è un'indagine approfondita sui formarsi della società capitalistica. Fanfani contesta la tesi weberiana: il capitalismo è il frutto di rivolgimenti economici intervenuti tra la fine del Medioevo e l'inizio del Rinascimento che alterano il generale atteggiamento verso la ricchezza, piuttosto che il risultato del più tardo affermarsi del calvinismo. L'autore dimostra, in sostanza, che la sola fede religiosa non fu decisiva per il decollo economico dei singoli paesi. E sostiene che le forme assunte dal capitalismo nella sua attuazione storica non sono compatibili con una corretta concezione cristiana delle attività economiche.
I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica.