Quali origini ha avuto la media education? Che cos'era prima dell'avvento del digitale? Chi faceva educazione ai linguaggi audiovisivi, in che modo, e ispirandosi a quali orientamenti o teorie? Senza la pretesa di costruire una storia esaustiva dei rapporti tra educazione e il cinema, il volume cerca di rispondere a queste domande attraverso una serie di studi e testimonianze su come l'educazione al linguaggio filmico si sia sviluppata in diversi contesti e forme, dal cineforum ai giocattoli, dalle guide per gli insegnanti al film making scolastico. L' «educare al cinema» che dà titolo al libro, allora, non è da intendersi come l'espressione di un complemento di luogo, bensì di scopo, poiché si parla di educare alla lettura, scrittura e senso critico di testi e linguaggi audiovisivi, secondo pedagogie e didattiche progenitrici di quelle che riscontriamo tuttora per la digital & media literacy. L'ipotesi, infatti, è che sul cinema la pedagogia abbia messo a punto le categorie concettuali e i modelli d'azione che ancor oggi utilizziamo per tutti gli altri media.
Questo volume cerca di studiare le possibilità di interscambio tra media e formazione, sostenendo la tesi di un'educazione ai media intesa come nuova sfida di quell'educazione liberale che dovrebbe accomunare tutti i soggetti in crescita.