L'appartenenza a un luogo concorre a definire l'identità di una persona ed è principio di senso per chi lo abita oltre che filtro dal quale transita la sua visione del mondo. Ciò è vero anche per la figura storica di Gesù.
Da questo punto prospettico il volume analizza alcuni ambiti del Vangelo di Marco che consentono di riconoscere la relazione tra i «luoghi» del ministero e l'avvicinarsi del Regno: l'area geopolitica (Galilea, Nàzaret, Gerusalemme), quella topografica (cielo e terra, il monte, il mare, la strada, il villaggio, la città) e quella architettonica (la sinagoga, la casa, il tempio, la stanza, il cortile, la tomba).
Tra i metodi ermeneutici applicati, speciale rilievo viene dato all'approccio letterario, che valorizza il testo ed entra nell'universo narrativo di Marco, e a quello antropologico, che consente di collocare la vicenda narrata nel suo proprio mondo culturale e sociale. Un ruolo di primo piano riveste la dimensione cristologica. Questa storia appare costantemente percorsa da un'intelligenza «credente», consapevole di raccontare una vicenda unica ed esclusiva, quella del misterioso ingresso di Gesù, profeta, messia, figlio dell'uomo e Figlio di Dio, nel tempo e nello spazio degli uomini.
Le norme del concilio di Trento sulla sacra Scrittura e la loro interpretazione in senso restrittivo hanno finito per relegare la Bibbia in una posizione marginale nella teologia e ancor più nella prassi pastorale. Per oltre tre secoli il rilievo dato dal magistero a questo tema risulta assai scarno e circoscritto, e bisogna attendere l'ultimo decennio dell'Ottocento per assistere all'inizio di una stagione nuova e feconda che porterà, nel secolo successivo, all'elaborazione di tre testi fondamentali. Si tratta dell'enciclica Divino afflante Spiritu di Pio XII (1942), della costituzione dogmatica sulla divina rivelazione Dei verbum (1965) e dell'istruzione della Pontificia commissione biblica L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa (1993). Questi tre documenti hanno attribuito alla Scrittura un ruolo centrale, hanno prescritto agli esegeti l'utilizzo di metodi critici e hanno aperto la strada a una nuova autocomprensione della Chiesa nel dialogo con il mondo.
Sommario
Introduzione. Divino afflante Spiritu. Dei verbum. L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa. Documenti. 1. Pio XII. Divino afflante Spiritu. 2. Concilio Vaticano II. Dei verbum. 3. Pontificia commissione biblica. L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa.
Note sull'autore
Pier Luigi Ferrari è direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Crema-Cremona-Lodi e docente di Sacra Scrittura e Lingue bibliche negli Studi Teologici Riuniti di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano. Dal 1999 al 2003 è stato condirettore e capo redattore di Parole di Vita, bimestrale dell'Associazione biblica italiana. Tra le sue pubblicazioni recenti: La Dei Verbum (Queriniana 2005) e Il libro dell'Esodo (Messaggero 2012).
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