Don Bernardo Antonini (1932-2002) ha quasi sessant'anni (36 dei quali da sacerdote), quando, nell'ottobre 1991, riceve ufficialmente dal suo vescovo il mandato a recarsi in Russia quale presbitero fidei donum. In quella terra, da lui amata e ammirata, contribuirà a far rinascere la Chiesa cattolica, come rettore e docente nei nuovi seminari di Mosca e San Pietroburgo (poi anche in Kazakhstan), lasciando la tangibile testimonianza di instancabile apostolo del Vangelo che il tempo non riesce a cancellare.
Italiano di nascita, era diventato russo di cuore. Amava la Russia con tutto il suo grande cuore aperto a tutti: cattolici, ortodossi, credenti e non credenti. Le sue capacità intellettuali e organizzative, la sua profonda spiritualità e preghiera erano a servizio dell'amore per tutti. Speranza contro ogni speranza, instancabile lavoro giorno e notte hanno meritato a lui una grande riconoscenza del popolo russo. Bastava dire "Don Bernardo" e tutti sapevano di chi si parlava.