Publio Clodio Pulcro (93-52 a.C.) nasce da una famiglia di antichissima nobiltà. Fratello della spregiudicata Clodia, la lesbia cantata da Catullo, sin dagli inizi della carriera politica si rende protagonista di gravi scandali, uscendone miracolosamente indenne. Nel 60 a.C. abiura le proprie origini patrizie divenendo plebeo; due anni dopo si fa eleggere tribuno e inizia una folgorante ascesa politica sorretto dal favore del popolo. Spregiudicato e audace, gestisce un potere inedito e lo fa in modo particolarmente radicale e violento: combatte i suoi nemici con le bande armate di piazza, si assicura l'impunità grazie alla connivenza dei triumviri Cesare, Pompeo e Grasso, blinda il proprio successo popolare a colpi di demagogia. Muore per mano dell'avversario Milone, a pochi giorni dalle elezioni alla carica di pretore.