Il volume presenta in prima edizione italiana le tre celebri conferenze tenute nel 1968 dal filosofo John Niemeyer Findlay sul tema dell'Assoluto. Il nucleo della teoria qui esposta è che tutte le cose, dai corpi fisici agli oggetti dello spirito, sono unite da una rete di relazioni. Compito della filosofia è percorrere queste connessioni per ascendere all'essenza, indagare l'assurdo e il negativo dell'esistenza per cogliere in essi le tracce di un trascendente che dà loro significato e offre una possibilità di redenzione. I temi trattati - lo Spazio e il Tempo, la sostanza e la causalità, la vita interiore della mente, la conoscenza, i valori morali, il male - sono per Findlay passi verso la definizione di un Assoluto che sappia risolvere in una sfera oltremondana le contraddizioni di questo mondo.
Il volume raccoglie in sé quattro libri. Il nucleo centrale è costituito dalla prima traduzione italiana di un'opera teoretica di Niemeyer Findlay, ben noto agli studiosi per le sue interpretazioni di Platone, Hegel e Meinong, ma poco conosciuto nella sua filosofia originale di stampo neoplatonico. Si tratta delle Gifford Lectures, le lezioni che egli tenne all'università di St. Andrews, in Scozia, raccolte in due parti: "The Discipline of the Cave" e "The Trascendence of the Cave". Fa da introduzione a questi due libri una vera e propria monografia completa della bibliografia di tutte le sue opere. Infine, un'appendice presenta un'ampia ricognizione fra le origini, le integrazioni e i testi relativi al paragone platonico della caverna.