Il tratto della Francigena che va da Siena a Roma e uno dei tratti piu suggestivi dell antica via di pellegrinaggio riscoperta in questi ultimi anni da migliaia di camminatori. Il tracciato si svolge lungo antichi sentieri, strade bianche, vie asfaltate ma quasi sempre secondarie, percorsi ciclo-pedonali che conducono verso la meta finale del lungo viaggio, la Citta Eterna. Questo piccolo grande viaggio non tradira le attese regalando scorci di natura incontaminata, fuga di colline a perdita d occhio, vigneti, uliveti, boschi selvaggi, campi di grano alternati ad abbazie medievali, vecchie mansio della Via Francigena, terme, templi, necropoli etrusche, citta come Siena, Viterbo, Sutri, Roma, borghi antichi come Buonconvento, San Quirico d Orcia, Bagno Vignoni, Radicofani, Proceno, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Vetralla, Campagnano, Formello. E l ingresso trionfale a San Pietro dopo aver percorso la pista ciclo pedonale sul Tevere restera scolpito nella nostra memoria.
Una pedalata nella storia: un itinerario ciclabile lungo la via Francigena che collega due luoghi unici, piazza del Campai e piazza San Pietro. L'ultimo tratto della Via Francigena parte da Siena attraversando la Toscana meridionale e l'Alto Lazio ed è lungo 280 chilometri. Si passa progressivamente dai profili dei cipressi ai coni vulcanici del Monte Amiata e t dei Monti Omini, dalla terra rossa alla nera roccia vulcanica, dai curatissimi vigneti del Brunello alle distese di noccioli, dei boschi di castagni agli spereni di tufo, dal recentissimo asfalto all'antico basolato romano. Per giungere sulle rive del Tevere si percorre la - dichiarata patrimoni dell'Umanità dall'Unesco Paglia, la Valle del Treja, a Valle del Sorbo e numerosi parchi regionali. Lungo il percorso si visitano splendidi borghi come Buonconvento, San Quirico d'Orciai Bagno Vignoni, Radicofani, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Vetralla, e città affascinanti come Viterbo e Sutri. L'ingresso nella Capitale attraverso la pista ciclabile lungo il Tevere, tra campi sportivi e greggi di pecore, lontani dal caotico traffico metropolitano, è una "chicca" che merita il viaggio e l'arrivo a San Pietro è un'emozione che lascia senza parole.
Un viaggio in bicicletta verso una meta leggendaria, inseguendo rotte antiche di viaggiatori, mercanti veneziani e pescatori. Il sogno di tutti, risalire il mappamondo e raggiungere Capo Nord. E farlo con un mezzo quasi "umano", la bicicletta, cavallo d'acciaio che porta alla scoperta di nuovi territori e nuovi popoli senza barriere e confini. Sette ciclisti veneziani inseguono il profumo del baccalà, piatto tradizionale della cucina veneta, superando il Circolo Polare Artico, toccando le magiche isole Lofoten per approdare a Capo Nord. Vento, fiordi, mari, balene, isole, naufragi, arcobaleni, nevi, ghiacci, cascate, laghi, renne, alci, storia, tradizioni, salite e sudore: tutti elementi che si intrecciano indissolubilmente nel viaggio. L'autore srotola il filo di un'avventura di oltre 4000 chilometri che si trasforma in una sorta di viaggio sentimentale, alla ricerca dei ricordi di un nonno - mai conosciuto ciclista e importatore di baccalà.