L’ottava edizione del Trattato di psichiatria forense si conferma in due tomi, complementari e integrati reciprocamente.
I temi trattati nel primo volume si riferiscono alla dottrina della responsabilità e dell’imputabilità; alla nozione e ai contenuti dell’infermità di mente; alla tipologia, criteriologia e metodologia peritali; ai disturbi gravi di personalità, alla vittimologia e alla testimonianza; agli usi e ai finalismi delle misure di sicurezza psichiatriche; al dibattito irrisolto circa i rapporti tra la “cura” e il “controllo” del malato di mente autore di reato; ai possibili rapporti tra comportamento criminale e disturbi mentali diagnosticati sotto il profilo categoriale, psicopatologico e funzionale.
Il secondo volume è dedicato ai temi della minore età; alla consulenza in ambito civile; agli accertamenti peritali nel diritto canonico; alle complesse tematiche relative alla valutazione del danno biologico; all’applicazione degli istituti di protezione negli ambiti della disabilità psichica; ai problemi del consenso e agli aspetti deontologici ed etici dell’agire psichiatrico e psicologico; ai complessi risvolti della responsabilità professionale in ambito sia penale, sia civile; ai difficili rapporti tra scienze umane e sistema della giustizia; infine, al dibattito sempre vivo sulla c.d. “prova scientifica” nelle discipline forensi.
Nella stesura di questa nuova edizione del Trattato, radicalmente modificata rispetto alle precedenti edizioni è stata abolita la prima parte che, nelle precedenti edizioni, era dedicata a un excursus storico circa la dottrina della responsabilità e dell’imputabilità e il sorgere e il divenire delle discipline criminologiche e psichiatrico-forensi. Inoltre, è stata ampliata e aggiornata la seconda parte che tratta della perizia psichiatrica in materia penale, aggiornando, la nosografia psichiatrica alla luce del DSM 5 e del tuttora attuale ICD 10; ampiamente rivisitate sono state la nozione di “infermità” e la valutazione della pericolosità sociale psichiatrica alla luce della legge n. 81 del 2014. Un capitolo specifico è dedicato ai Disturbi Gravi di Personalità e agli Sviluppi di Personalità: temi complessi e importanti in psichiatria clinica e forense e che, come tali, sono assenti sia nel DSM sia nell’ICD. Sono state riviste le complesse problematiche inerenti la minore età in ambito sia penale, sia civile. Sono stati ampliati e integrati i diversi settori di applicazione della consulenza tecnica d’ufficio nell’ambito del diritto civile e del diritto canonico. I capitoli concernenti i problemi del consenso, della deontologia e della responsabilità in psichiatria clinica e forense sono stati integrati alla luce degli sviluppi e degli aggiornamenti più recenti, non ultimi quelli sul complesso dibattito riguardante le “volontà anticipate”.
Abbiamo a volta notizia di evanti delittuosi improvvisi che ci lasciano attoniti, soprattutto quando il delitto, esploso a ciel sereno viene collegato, a qualcuno che apparentemente non ha mai dato segni di follia, di cui tutti parlano in termini elogiativi a che commenta il suo atto con uno sconcertante "Non so cosa mi sia successo, devo aver parso la testa". Eppure l'improvviso atto distruttivo costituisce uno dei capitoli più controversi della psichiatria clinica e forense. Passando in rassegna alcuni dei più famosi casi di delitti subitanei, in cui è stato coinvolto come psichiatra forense, l'autore analizza le differenti teorie succedutesi nel tempo e sostiene che i criteri diagnostici utilizzati non sono adeguati a evidenziare il funzionamento mentale degli autori di siffatti delitti, che deve sempre essere tenuto presente nella valutazione complessiva dell'imputabilità.