"La terza edizione nasce a due anni dalla seconda e a sei anni dalla prima, confortata dall'ottima accoglienza ricevuta dal manuale, ed è volta principalmente ad offrire un quadro aggiornato dell'assetto normativo dei servizi sociali. Il volume espone come i precedenti in modo agevole e insieme criticamente avvertito la successiva evoluzione del sistema, tenendo conto della perdurante rilevanza degli schemi di cui alla legge quadro n. 328/2000 e allo stesso tempo, dando spazio agli ulteriori interventi statali e regionali nell' ambito della più ampia potestà legislativa delineata dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Il quadro che emerge è quello di un sistema integrato - come voleva la legge 328/2000 - unitariamente finalizzato a rimuovere e ancor prima a prevenire le situazioni che impediscono il pieno sviluppo della persona. È un sistema in cui all'unità dei fini corrisponde una sempre più ampia pluralità di soggetti attori: accanto alle istituzioni pubbliche, in particolare ai Comuni, figurano con ruolo parimenti rilevante soggetti privati che operano per scopi di utilità sociale. Emerge anche un crescente coinvolgimento dei destinatari degli interventi e dei servizi chiamati a scegliere le prestazioni e a partecipare alla definizione delle stesse. La prospettiva è quella di un sistema sempre più solidaristico e sempre più ispirato al principio di sussidiarietà orizzontale, capace di corrispondere flessibilmente e dinamicamente ai diversi bisogni. Il sistema pare peraltro destinato ad ulteriori cambiamenti. Va osservato che molte Regioni non hanno sfruttato ancora pienamente la propria potestà normativa e che le progressive limitazioni imposte all'autonomia finanziaria di Regioni ed enti locali potranno incidere significativamente sulle loro scelte. Tuttavia nei suoi tratti salienti il sistema appare sufficientemente stabilizzato, tale da giustificare una trattazione manualistica. Gli autori si sono comunque preoccupati di far emergere tensioni e linee di tendenza sicché il testo delinea in certa misura anche quello che potrà essere il cammino futuro di un sistema nel quale invece che allo "Stato dei servizi" sarà affidato alla "Società dei servizi" il compito di superare le sfide che oggi si pongono al mantenimento e allo sviluppo dei servizi sociali." (dalla presentazione di Giorgio Pastori)
Presentazione di Giorgio Pastori. – Gli Autori. – Parte Prima: Profili generali. – I. Evoluzione storica della disciplina (Ennio Codini). – II. Le fonti (S.A. Frego Luppi). – III. I principi (S.A. Frego Luppi). – IV. L’integrazione sociosanitaria (L. Degani e R. Mozzanica). – V. Il sistema di finanziamento (L. Degrassi e R. Mozzanica). – VI. Programmazione e pianificazione (A. Fossati). – VII. Terzo Settore e altri soggetti senza scopo di lucro (A. Fossati). – VIII. Il rapporto pubblico-privato e la libertà di scelta dell’utente (S.A. Frego Luppi). – IX. L’affidamento dei servizi sociali ai soggetti del Terzo Settore (A. Fossati). – Parte Seconda: Categorie di intervento. – I. La famiglia (F. Crestani). – II. I minori (F. Crestani). – III. Gli studenti (M. Allena). – IV. I disabili (L. Degani, R.e Mozzanica e M. Ubezio). – V. L’istruzione degli alunni con disabilità, DSA e BES (G. Franchi Scarselli). – VI. Gli anziani (V. Satta). – VII. I tossicodipendenti (A.L. Ferrario). – VIII. Gli indigenti (A. Fossati). – IX. I detenuti (G. Franchi Scarselli). – X. Gli stranieri (E. Codini). – Parte Terza: Approfondimenti. – I. Le politiche e i finanziamenti europei (M. D’Amico). – II. L’ISEE (V. Sandretti). – III. La carta dei servizi (V. M. Sessa). – IV. Il piano di zona (V. Sandretti). – V. I titoli sociali (V. Sandretti). – VI. La trasformazione delle IPAB (A. Fossati). – VII. Le professioni sociali (V. M. Sessa). – VIII. La riservatezza nell’azione del servizio sociale (M. Quadrelli).