Nel suo ultimo libro, Eduardo Galeano ha voluto raccontare le donne: donne da ricordare per il loro talento, per il coraggio con cui si sono addossate il peso di una causa, per la fierezza delle loro risposte al potere. In questa galleria di ritratti, fugaci e intensi, compaiono centocinquanta figure femminili: Frida Kahlo, Emily Dickinson, Marie Curie, Rosa Luxemburg e Rigoberta Menchú, ma anche guerrigliere, streghe e sante il cui nome è stato dimenticato. E anche le prostitute che, nella Patagonia argentina, si negarono ai militari che avevano represso uno sciopero di braccianti. Mescolando sulla pagina brevi racconti, frammenti di biografie, memorie, riflessioni e poesia, Galeano ricostruisce le loro battaglie alla conquista di nuovi spazi di libertà. E con la sua maestria di cantastorie e di artigiano del linguaggio compone un racconto che attraversa epoche e paesi e celebra la bellezza di esseri umani che hanno infranto le regole, superato la segregazione, violato le frontiere per difendere una dignità sempre precaria.
Un reportage che attraversa cinque secoli di storia del continente latinoamericano per raccontare il saccheggio delle sue preziose risorse: l'oro e l'argento, il cacao e il cotone, il petrolio e la gomma, il rame e il ferro. Tesori depredati sistematicamente: fin dai tempi della conquista spagnola, le potenze coloniali hanno prosciugato le ricchezze di questa terra rigogliosa, lasciandola in condizioni di estrema povertà. Un testo illuminante che, intrecciando l'analisi storica ed economica con il racconto, suggestivo e incalzante, delle passioni di un popolo sfruttato e sofferente, è diventato un vero e proprio classico della letteratura latinoamericana. Prefazione di Isabel Allende.
Un reportage che attraversa cinque secoli di storia del continente latinoamericano per raccontare il saccheggio delle sue preziose risorse: l'oro e l'argento, il cacao e il cotone, il petrolio e la gomma, il rame e il ferro.Tesori depredati sistematicamente: fin dai tempi della conquista spagnola, le potenze coloniali hanno prosciugato le ricchezze di questa terra rigogliosa, lasciandola in condizioni di estrema povertà. Un testo illuminante che, intrecciando l'analisi storica ed economica con il racconto, suggestivo e incalzante, delle passioni di un popolo sfruttato e sofferente, è diventato un vero e proprio classico della letteratura latinoamericana. Prefazione di Isabel Allende.
Gli specchi di Galeano, proprio come quello di Alice tornata dal Paese delle Meraviglie, sono capaci di mostrarci non solo il mondo alla rovescia, ma proprio tutto un altro mondo. Dalle guerre romane a Cristoforo Colombo, dalla "fondazione" del machismo all'invenzione della democrazia, questo racconto offre una ricostruzione della storia dell'umanità impossibile da trovare nei libri o sui giornali, dove di solito si legge la versione dei vincitori.
“Inesperado arte del horror.” José María Valverde, Camp de l’Arpa, España “Uno de los libros más conmovedores que he leído.” Marco Antonio Campos, Proceso, México “Una escritura única y absolutamente esencial comprender América Latina.” S. R. Wilson, Journal of Spanish Studies, EEUU “Aquí hay mucho y sincero dolor, pero también suficiente humor y poesía como para levantar el ánimo más bajoneado.” Milton Hatoum, Isto é, Brasil
"Voci raccolte per strada e sogni a occhi aperti, realtà farneticate e deliri realizzati, parole erranti che ho trovato o che mi hanno trovato." Così Eduardo Galeano definisce le storie che raccoglie da molti anni, sistematicamente, nei suoi viaggi intorno al mondo, ma soprattutto in America Latina, e poi riscrive trasfigurandole con la sua poesia. Quelle contenute in questo libro sono leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana.