Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la vicenda politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente affermazione elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti cruciali della nostra storia mostrando quanto tormentato e difficile sia stato l'apprendistato dell'Italia alla democrazia liberale.
Ernesto Galli della Loggia insegna Storia contemporanea all'Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) di Firenze, ed è editorialista del "Corriere della Sera". Con il Mulino ha pubblicato "Il mondo moderno" (1982) e "L'identità italiana" (1998) nella collana omonima da lui diretta.
Una delle domande di fondo poste dall'attuale dibattito sull'identità culturale dell'Europa è se il cristianesimo, storicamente radicato in un Occidente sempre più secolarizzato e sollecitato dal problematico incontro con altre fedi e civiltà, riuscirà a conservare la sua dimensione profetica, e se l'Occidente laico potrà ancora riconoscere nella parola di Gesù un punto di riferimento etico e spirituale privilegiato. Sul futuro della democrazia e sul ruolo del cristianesimo - e, in Italia, della Chiesa cattolica - due acuti osservatori del nostro tempo, lo storico Ernesto Galli della Loggia, di formazione laica, e il teologo Camillo Ruini, si confrontano in un serrato contraddittorio ricco di spunti di riflessione e acute intuizioni. Un sintetico excursus dall'illuminismo ai giorni nostri, necessario per individuare i momenti più significativi nell'evoluzione dei rapporti tra società civile e istituzione ecclesiastica, introduce all'analisi della situazione del nostro paese, dove il cattolicesimo ha trovato la sua massima espressione politica nei quarant'anni di governo della Democrazia cristiana e dove il Concordato rappresenta tuttora un motivo di scontro ideologico. Nella discussione entrano inevitabilmente questioni decisive per la nostra epoca, e spesso oggetto di roventi polemiche, come i limiti da porre alla scienza e alla tecnologia nella manipolazione della natura, o le istanze etiche che discendono da concezioni della vita e della morte agli antipodi.