Gandhi ebbe molti rapporti con il mondo cristiano; visitò il Vaticano, incontrò la tradizione europea, ma soprattutto lesse il Vangelo e ne rimase affascinato. Questo libro, unico nel suo genere, raccoglie vari testi in cui il grande Mahatma parlò di Dio e, in particolare, del Dio cristiano, del fascino che ne subì, delle sue difficoltà ad accogliere ed elaborare alcune tematiche, delle sue critiche ad alcuni aspetti mondani della Chiesa e, al contempo, della profonda fraternità che visse con il Fondatore del cristianesimo. A 150 anni dalla nascita di una delle maggiori figure del xx secolo, una profonda analisi della sua eredità per i cristiani: una voce ancora oggi provocatoria, che mette a nudo alcuni aspetti poco coerenti del nostro vivere credente, e che ci obbliga a riflettere sull'essenziale della fede.
L'autobiografia di una delle figure chiave del '900 che, grazie ai suoi insegnamenti, ha influenzato la sua epoca e la nostra attualità. Un'autobiografia che segue i passi di Gandhi dall'infanzia, il matrimonio ad appena 13 anni, il soggiorno di studi in Inghilterra e, durante la sua permanenza in Sud Africa, l'elaborazione della Satyagraha, la forza d'animo alla base della resistenza passiva con cui Gandhi guiderà le proteste contro il razzismo e, una volta tornato in India, la lotta per l'indipendenza. Un racconto tra luci e ombre, in cui Gandhi non omette nulla, sottoponendosi con straordinaria umiltà alla lente di ingrandimento della Storia.
Gandhi ebbe molti rapporti con il mondo cristiano; visitò
il Vaticano, incontrò la tradizione europea, ma soprattutto lesse il Vangelo e ne rimase affascinato.
Questo libro raccoglie le pagine più signi cative scritte dal Mahatma su Dio e, in particolare, sul Dio cristiano. Si tratta di testi dall’indubbio valore spirituale che raccontano del fascino che il cristianesimo esercitò su di lui, delle dif coltà ad accogliere ed elaborare alcune tematiche, delle critiche ad alcuni aspetti mondani della Chiesa ma anche della profonda fraternità che visse con il Fondatore del cristianesimo. Gandhi è ancora oggi una voce provocatoria in grado di mettere a nudo alcuni aspetti poco coerenti del nostro vivere la fede e obbligarci a ri ettere sull’essenziale.
La vendetta è un circolo vizioso.
Supponiamo che qualcuno mi uccida. Cosa ci guadagnerei se un altro venisse, ucciso per rappresaglia? Basta pensarci solo un attimo: chi può uccidere Gandhi se non Gandhi stesso? Nessuno può distruggere un'anima. Lasciamo dunque fuori dal nostro cuore ogni pensiero di vendetta.
Non la vendetta, ma il perdono è la via della pace.
La regola d'oro è di essere amici di tutto il mondo e di considerare l'umanità intera come una famiglia. Colui che distingue tra la propria famiglia e quella di un altro, diseduca i membri della sua famiglia e apre la strada alla discordia e alla irreligiosità.
Nonviolenza significa perdonare le offese e non ripagare con la stessa moneta. «Il perdono è l'ornamento dei forti» dice un proverbio in sanscrito.
Grande fu l'impegno etico-civile e spirituale profuso da Gandhi nel lungo processo dell'indipendenza dell'India dalla Gran Bretagna, nella prima metà del Novecento. Le inedite quanto efficaci forme di resistenza da lui attuate nei confronti dei colonizzatori - la resistenza passiva (fondata sulla non-violenza), il rifiuto di obbedire a leggi ingiuste e di collaborare con l'autorità britannica - gli conferirono un'immensa notorietà a livello internazionale, che ancora perdura. Formatosi a contatto con culture religiose diverse (indù, cristiana, ebraica, musulmana), Gandhi non rinunciò mai a una visione umanistica ed ecumenica della religione, sempre improntata all'assoluto rispetto delle diversità. Questo libro raccoglie in maniera sistematica le sue riflessioni più pregnanti sul mondo, sull'uomo, sulla vita.
Nel 1931 Gandhi è a Roma per una visita ufficiale. Uno degli incontri che più gli stanno a cuore è quello con una religiosa italiana pressoché sconosciuta ai più: Sorella Maria. Un'anima mistica, colta ma senza pretese intellettuali, in contatto con centinaia di persone d'ogni origine e nazionalità. Indipendente ed estroversa nelle manifestazioni religiose, questa donna, nel suo eremo umbro, ha iniziato un'originale avventura spirituale e umana all'insegna dell'amicizia e del dialogo, al di là delle barriere religiose e culturali. Questo volume, attraverso l'epistolario tra Sorella Maria e Gandhi (durato vent'anni, dal 1928 al 1948, quando il Mahatma fu ucciso da un estremista) svela un'amicizia tra mondi diversi che oggi può essere di aiuto a comprendere e a vivere, senza lasciarsi condizionare dalla paura, questi anni diffìcili di inizio millennio.