Un giudice muore per mano di balordi. E i balordi muoiono per mano della 'ndrangheta, che non tollera si disturbi il prosperare dei suoi affari. Almeno, cosí sembra. Alberto Lenzi, magistrato scioperato e donnaiolo, colpito dalla morte del collega e amico, si tuffa a capofitto nelle indagini. Lo instradano in una diversa direzione le sibilline, gustose parabole di don Mico Rota, capobastone della 'ndrangheta, e il fortuito emergere di elementi legati a un traffico di rifiuti tossici.
Una «commedia umana» dove si muovono personaggi verissimi, contraddittori, sfaccettati, che inseguendo il proprio meschino tornaconto arrivano tuttavia a svelare una realtà che va molto oltre la 'ndrangheta.
«Il limone si staccò e finí in terra a fare compagnia a tanti altri ormai infraciditi. Don Mico ne avvertí il tonfo lieve, l'andò a raccogliere, lo strofinò a lungo sotto un filo d'acqua della fontanina, estrasse il coltello da pota e prese a sezionarlo in strisce sottili che si portava alla bocca. Smorfie mentre ne masticava. Sapeva però di libertà, quel sapore acre, l'acquolina di cui gli si ammaricava la bocca».
Il volume offre al lettore una rassegna ampia e dettagliata delle più significative teorie dell'Intelligenza, così come si sono sviluppate dalla metà dell'Ottocento fino a oggi, dai contributi teorici dei positivisti inglesi alle teorie più recenti, legate allo sviluppo dei modelli computazionali e simulativi dell'Intelligenza. La parte conclusiva del testo è dedicata all'Intelligenza Artificiale e al connessionismo con lo scopo di offrire un quadro del percorso che hanno seguito insieme biologi, cibernetici, informatici, ingegneri, matematici, psicolinguisti e psicologi per comprendere come i processi intellettivi si generino e funzionino all'interno di un essere vivente.