Di fronte alla situazione di confusione e di crisi in cui ci troviamo, è necessario fermarci a riflettere, per capire come mai la fede che professiamo non abbia la forza di vincere il mondo. Viene il fondato sospetto che la nostra fragilità dipenda da una fede non pura. Una delle finalità del presente lavoro è appunto quella di invitare a fare una verifica di questo genere. Lo sguardo è rivolto principalmente alla rivelazione contenuta negli scritti dell'Antico Testamento, a partire dalla convinzione che determinati limiti e distorsioni della nostra visione di fede derivino dall'utilizzo che facciamo di certi brani dell'AT, e dalla loro interpretazione non sempre corretta. Occorre inoltre liberare il campo da tanti pregiudizi, luoghi comuni e «precomprensioni», che sono di grande ostacolo per una fede forte e coerente. Abbiamo tutti bisogno di riflettere su un problema di fondo: fino a che punto la fede che professiamo è conforme ai contenuti del vangelo annunciati da Gesù? La Bibbia raccoglie le memorie di un popolo, perché le giovani generazioni possano partecipare all'alleanza. L'alleanza è il tema che come un filo rosso unisce le varie parti della Bibbia.
«Per una certa sensibilità moderna l'amore e la religione appaiono realtà estranee l'una all'altra, e persino contrapposte, come documenta l'obiezione non infrequente di certi innamorati: "Noi ci vogliamo bene, cosa c'entrano Dio e la Chiesa con il nostro amore?". Eppure non dovrebbe sfuggire quanto proprio la tradizione biblica e il pensiero della Chiesa abbiano influito in modo determinante per lo sviluppo di una coscienza alta dell'amore. Il confronto con questa tradizione, anche per l'uomo d'oggi, è una ricchezza, e il suo abbandono un impoverimento. Per chi poi voglia essere coerente con la fede cristiana che dice di professare, esso diventa assolutamente imprescindibile» (dall'Introduzione).
A partire dall'esperienza dei gruppi di Incontro Matrimoniale e tenendo come base un itinerario biblico, l'autore affronta alcune delle questioni principali relative al matrimonio cristiano: la relazione affettiva, la sessualità, la fecondità, l'apertura alla dimensione spirituale ed ecclesiale. La prima parte del volume s'ispira a brani dell'Antico Testamento, la seconda al Nuovo Testamento, l'ultima è dedicata al matrimonio come sacramento. Ogni capitolo propone un'ampia riflessione, alcuni brani o riferimenti biblici e una serie di domande per l'approfondimento personale, di coppia o di gruppo. Lo stile semplice e accessibile a tutti, favorendo l'utilizzo per gruppi di sposi o famiglie, ma anche per la preparazione dei fidanzati al matrimonio.
Sommario
Introduzione. Prima parte. I volti dell'amore. I. La pratica del matrimonio in Israele. II. Un matrimonio orientato alla fecondità. III. La relazione degli sposi nel matrimonio. IV. Un invito a riscoprire le dimensioni naturali dell'amore. Una relazione libera dalla passione impura, aperta all'amore. VI. Una storia d'amore simbolo dell'alleanza sponsale tra Dio e il suo popolo. Seconda parte. Il mistero dell'amore rivelato in Gesù Cristo. I. I cieli aperti: Dio si comunica all'uomo. II. Il mistero grande dell'amore di Cristo per la Chiesa sua sposa. III. Tra marito e moglie un amore come quello di Cristo per la sua sposa. IV. Invitati al banchetto nuziale di Cristo. V. Il «segno» delle nozze a Cana di Galilea. VI. «Come io ho amato voi»: con l'amore stesso di Dio. VII. Il matrimonio segno sacramentale dell'amore di Dio per noi. Conclusioni.
Note sull'autore
Giacomo Garino è frate cappuccino della provincia di Torino. Ha conseguito la licenza in teologia, il diploma di laurea in sociologia e la laurea in filosofia. Per molti anni è stato insegnante e per dieci anni parroco. Segue il cammino delle coppie di Incontro Matrimoniale, movimento di spiritualità che si propone di riscoprire il sacramento del matrimonio nello stile della relazione, dell'apertura all'altro e della responsabilità.