Descrizione dell'opera
Naturale seguito del volume sui vizi (2010), il discorso sulle virtù deve oggi lottare per trovare un proprio spazio, poiché virtù è parola impopolare e percepita come fuori moda.
«Bisognerebbe "dire" di nuovo la virtù con parole attuali, parlare di uomini e donne che, nella loro libertà, provano a essere lineari e maturi nelle relazioni, spontanei come i bambini, che il Vangelo chiede di imitare per entrare nel Regno dei cieli. Virtuoso è chi prova a essere padrone di sé, modesto, pacificato e capace di costruire la pace, giusto di una giustizia più grande, tollerante, in grado di sperare, nella sua fede, che la perequazione dei conti la farà comunque Dio».
Come i vizi, anche le virtù sono sette. Le tre teologali - fede, speranza, carità - stanno a indicare riferimento a Dio, da lui hanno origine, sono pegno della presenza dello Spirito Santo.
Le quattro cardinali - prudenza, giustizia, fortezza, temperanza - sono attitudini umane, disposizioni stabili che guidano la condotta e rendono capaci di praticare il bene.
L'autore accompagna il lettore a comprenderne la ricchezza nonché il più autentico significato.
Sommario
Premessa: un discorso incompleto. Vocabolario e catechismo. Incontro con le virtù. Tra oblio e nostalgia. Virtù teologali. Tre che restano. Fede. "Sostanza di cose sperate". Speranza. "Attender certo de la gloria futura". Carità. "Lo ben che fa contenta questa corte". Virtù cardinali. Quattro… senza porpora. Prudenza. Non si tratta di cautela. Giustizia. Per qualcuno è malinconia. Fortezza. La "forza" proprio non c'entra. Temperanza. Tra briglie, ampolle e… matite. Quasi una favola per finire. Appendice. Lui chi è?
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011).
Vizi capitali e virtù (teologali e cardinali) giocano una strana partita. La sfida si fa pesante da subito: i vizi sono scorretti e fanno sempre danni. Di solito nel primo tempo il gioco lo fanno loro, prendono la palla e se la tengono. Si tratta proprio di una disputa insolita: quando sono i vizi a fare goal, non si vince davvero. Il tabellone segna infatti -1! Ogni giorno, vizi e virtù si mettono in campo per disputare una nuova gara. Il campo è sempre lo stesso: il proprio cuore. Ma applicarsi ad allenare le virtù renderà la squadra invincibile! Dedicato ai bambini della fascia elementare (6-10 anni) il volume li aiuta ad addentrarsi nella fede cristiana. Età di lettura: da 6 anni.
I sette vizi capitali periodicamente attirano l'attenzione della televisione, della stampa, dei circoli culturali chic. I giornali, soprattutto d'estate, dedicano loro almeno uno speciale o un test, che effettuano una sorta di ripasso approssimativo del catechismo e aiutano a togliersi il dubbio di averceli o no.
Qualcuno, nel passato, ha infatti pensato di mettere in fila le cattive consuetudini degli umani: superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosità, pigrizia o accidia. Si è soliti attribuire a Evagrio Pontico la prima elaborazione di una dottrina articolata in proposito, anche se fu poi soprattutto Gregorio Magno a raccoglierle nel settenario a noi noto, in cui si distinguono cinque vizi spirituali e due carnali.
«Vizi vezzi virtù è una successione in crescendo ma, se si inverte la disposizione, si intuisce che anche un atteggiamento virtuoso può dar luogo a un vezzo e addirittura degenerare in vizio» (dalla Presentazione). Sulla scia dei precedenti volumi sulle Opere di misericordia, sui Comandamenti e sulle Beatitudini, lo scritto offre agili e profonde riflessioni, che affrontano i vizi capitali, spesso toccando problematiche e necessità dell'uomo di oggi.
Sommario
Presentazione. Catechismo? No, vocabolario! Sette…ma non magnifici. Sette o…otto? Superbia. Quella cosa ingombrante che è "l'io". Avarizia. Il cuore in cassaforte. Invidia. Verdi d'infelicità. Ira. Lo tsunami è servito. Lussuria. L'ossessione del sesso. Gola. Il ventre come dio. Accidia. Pigrizia in abito da sera? Una conclusione, anzi due o tre. Appendice. Lui chi è…
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana EDB ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010) e Le «dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (2010); per EDB Junior ha pubblicato: Le regole del gioco. 10 no? noo!! 10 sì! I dieci Comandamenti (2008), Lo hai fatto a me. Le opere di misericordia a misura di bambino (2009), Il mondo alla rovescia. Le beatitudini (2010) e ha curato i volumi: La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006), Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).
Descrizione dell'opera
Le Beatitudini di Gesù non sono una novità per la Bibbia, ma si inseriscono in una tradizione già presente negli scritti profetici e nei Salmi, che proclamano l'uomo beato a partire dal primo versetto del Salmo 1: «Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi».
Sempre le parole delle Beatitudini sono insieme promessa e indicazione di un cammino o di una scelta di vita. Gesù le pronuncia in un contesto di particolare attenzione nei confronti dei discepoli: essi, che hanno seguito il Maestro, come lui saranno perseguitati e rifiutati dal mondo, e proprio su di loro si china lo sguardo compiaciuto del Padre.
Le Beatitudini sono affermazioni paradossali che capovolgono i valori mondani secondo la scala dei valori di Dio, promesse che anticipano un uomo nuovo. Riguardano sì i tempi ultimi, ma chi osserva le cose con lo sguardo di Dio può farne esperienza sin d'ora.
Sulla scia dei due precedenti volumi sulle Opere di misericordia e sui Comandamenti, l'autore offre agili e profonde riflessioni che toccano problematiche e necessità dell'uomo di oggi.
Sommario
Introduzione. I testi in primo luogo. Un confronto con qualche sorpresa. La beatitudine dei giusti. Beati piuttosto…. Sette nell'Apocalisse. Forse Marx…:«Beati i poveri in spirito…». Non piangersi addosso: però «Beati gli afflitti…». Meglio a dorso d'asino: «Beati i miti…». Una giustizia più grande: «Beati quelli che hanno fame e sete…». Non una tautologia: «Beati i misericordiosi…». Ma il sesso non c'entra: «Beati i puri di cuore…». Pace pacifisti pacificatori: «Beati gli operatori di pace…». Non è un proverbio marchigiano: «Beati i perseguitati per causa della giustizia». A mo' di conclusione.
Note sull'autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana EDB ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Le «dieci parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (2010); per EDB Junior ha pubblicato: Le regole del gioco. 10 no? noo!! 10 sì! I dieci Comandamenti (2008), Lo hai fatto a me. Le opere di misericordia a misura di bambino (2009), Il mondo alla rovescia. Le beatitudini (2010) e ha curato i volumi: La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006), Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).
Descrizione dell'opera
Gesù ha detto ai discepoli che si può fare di più... e non è sufficiente osservare le regole del gioco, i Comandamenti. Quando affermava di essere venuto per dare «pieno compimento» alla Legge, aveva in mente una cosa molto importante: il discorso delle Beatitudini, ovvero un modo di vedere la realtà completamente capovolto rispetto a quello che la gente normalmente pensa.
Come spiegare ai bambini che cosa significa "beato" e "beatitudine"? La Bibbia utilizza questi vocaboli per esprimere aspetti importanti del messaggio cristiano, ma spesso distanti dalla sensibilità di oggi. Il linguaggio utilizzato dall'autore e la veste grafica del volume lo rendono particolarmente comprensibile e gradevole ai fanciulli. Pur in tenera età essi possono essere aiutati a percepire il cambiamento di mentalità a cui Gesù chiama.
Sommario
Guardare il mondo a rovescio. Poveri, ma come? Beati i poveri in spirito. Afflitti, non piagnoni! Beati quelli che sono nel pianto. Il mite è proprio forte! Beati i miti. Fame e sete di giustizia. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia. Come il buon samaritano. Beati i misericordiosi. Occhiali speciali per i puri
di cuore. Beati i puri di cuore. Beati quelli che fanno la pace! Beati gli operatori di pace. Beati i perseguitati per il suo nome. Beati i perseguitati per la giustizia. Beati… perché? Quasi un quiz per dirsi ciao…
Note sull'autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato Le regole del gioco. 10 no? noo!! 10 sì! I dieci Comandamenti (2008) e «Lo hai fatto a me». Le opere di misericordia a misura di bambino (2009) e ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006), Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).
Descrizione dell'opera
In un agile ma rigoroso libretto, che fa seguito a quello dedicato alle Opere di misericordia corporali e spirituali, l'autore propone alcune brevi considerazioni sui Comandamenti «per aiutare i cristiani a non dimenticare quanto a suo tempo hanno imparato al catechismo», considerando pure il fatto che spesso «anche coloro che ricordano sono rimasti a quelle informazioni iniziali senza procedere mai all'aggiornamento dei dati della loro cultura religiosa».
Il Decalogo, contenuto nell'Antico Testamento, è stato dato da Dio a Israele per mano di Mosè. Tuttavia Gesù non ha mancato di farvi esplicito riferimento, poiché i precetti in esso contenuti sono espressione della sollecitudine di Dio per il bene della persona e per la sua crescita, in conformità al disegno misterioso che la vuole immagine di lui.
Le riflessioni affrontano ad uno ad uno i dieci Comandamenti, assumendo talora il tono di provocazioni che vanno a toccare le problematiche e le necessità dell'uomo di oggi.
Sommario
Presentazione. Da fare più che da evitare. Parole che restano. Decalogo, cioè "dieci parole". Tra Bibbia e Catechismo. Il fuoco, la nube, la Legge. Il volto di Dio. "Io sono il Signore". Il nome di Dio. "Non pronuncerai invano il mio nome". Giorno del Signore. "Ricordati del giorno di sabato". Lunga vita e felicità. "Onora tuo padre e tua madre". Ma non basta non ammazzare. "Non ucciderai". Sesso e libertà. "Non commetterai adulterio". Con o senza guanti gialli. "Non ruberai". Falsità, bugia e verità. "Non pronuncerai falsa testimonianza". La donna d'altri. "Non desidererai…". Le cose degli altri. "Non desidererai...".
Note sull'autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, Padova 1989; Reincarnazione?, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, Bologna 1995; Verso il Giubileo, Bologna 1996; Pensieri feriali, Padova 1998; Parole nel vento, Padova 2003. Nella stessa collana EDB ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006) e Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008); è inoltre autore di Le regole del gioco. 10 no? noo!! 10 sì! I dieci Comandamenti (2008), "Lo avete fatto a me". Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Lo hai fatto a me. Le opere di misericordia a misura di bambino (2009).
«Fare del bene a chi ha bisogno o chiede aiuto è un'opera buona, un'operadi misericordia. I bisogni delle persone sono tanti: mangiare, bere, riposare, vestirsi, essere curati, consigliati, aiutati a fare il bene, istruiti, consolati. Ma abbiamo anche bisogno di essere corretti e perdonati se sbagliamo. [...] La Chiesa chiama Opere di misericordia i gesti di carità e di bontà verso gli altri. Alcune di queste opere riguardano i bisogni fisici, altre quelli spirituali. Le prime sono elencate nel Vangelo, altre invece le puoi scoprire negli esempi e negli insegnamenti del Signore» (dalla Presentazione).
Non è facile comunicare ai bambini il significato delle opere di misericordia corporali e spirituali. Il linguaggio utilizzato dall'autore e la veste grafica del prodotto lo rendono particolarmente comprensibile e gradevole ai fanciulli. Pur in tenera età essi possono essere aiutati a percepire cosa vuol dire volere bene al prossimo come ha fatto Gesù.
Sommario
Presentazione. Il Gran Premio della Misericordia. Opere di misericordia. Come ha fatto lui. Sette più sette. Chi troppo e chi niente. Da mangiare agli affamati. Acqua e bibite a volontà. Da bere agli assetati. Alcuni nudi, altri "firmati". Vestire gli ignudi. Ok… una casa sotto il ponte. Alloggiare i pellegrini. Una visita a chi è solo. Visitare gli infermi. Qualcuno è in prigione. Visitare i carcerati. L'ultimo viaggio. Seppellire i morti. Sì, no, ma, forse… Consigliare i dubbiosi. Un'altra fame. Istruire gli ignoranti. I fatti degli altri. Ammonire i peccatori. Fare il tifo per chi soffre. Consolare gli afflitti. Settanta volte sette?! Perdonare le offese. Simpatici e antipatici. Sopportare le persone moleste. …persino ai giardini. Pregare per i vivi e per i morti. Preghiera semplice (Francesco d'Assisi).
Note sull'autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato Le regole del gioco (2008) e ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006), Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).
"La vita è un gioco importante e bellissimo, con tanti giocatori. Come in ogni gioco, anche nella vita le cose riescono bene se ognuno fa la sua parte e rispetta le regole. Il Signore ha riassunto le regole del gioco della vita nelle "dieci parole", cioè i suoi Comandamenti, il Decalogo" (dalla Introduzione). Non è facile comunicare ai bambini il significato dei Dieci Comandamenti, espressi nella Bibbia sotto forma di precetti e di divieti. Il linguaggio utilizzato dall'autore e la veste grafica del prodotto lo rendono particolarmente comprensibile e gradevole ai fanciulli. Pur nella loro tenera età essi possono rendersi conto che si tratta delle "dieci parole" del Signore, delle regole dell'Alleanza, dei comportamenti coi quali si esprime che il bene per il Signore è una cosa seria. Età di lettura: da 6 anni.
I testi dei vangeli e gli scritti degli apostoli in più occasioni invitano i primi cristiani a non limitarsi all'ascolto della predicazione del Signore, ma li sollecitano a fare, a mettere in pratica. Le opere di misericordia spirituale e corporale sono dunque la realizzazione concreta della fedeltà al comandamento dell'amore. Esse, tuttavia, richiamano anche la "materia" sulla quale - ha detto Gesù - verterà il giudizio finale.
Le riflessioni dell'autore propongono una rilettura agile e insieme profonda delle quattordici opere di misericordia corporale e spirituale, indirizzata soprattutto al lettore disponibile a lasciarsi interrogare. Esse attingono anche all'esempio di figure illuminate della tradizione della Chiesa, nella consapevolezza che queste indicano un metodo capace di ispirare un linguaggio e un impegno adeguati ad accostare le necessità dell'uomo moderno.
Sommario
Presentazione. Il giudizio e la misericordia. Ieri e oggi. Una stessa radice. Sette, perché? Il pittore e la misericordia. Pane e grissini. «Dar da mangiare agli affamati». Liscia o gassata? «Dar da bere agli assetati». C'è nudo e nudo. «Vestire gli ignudi» Cinque stelle per i VIP. «Alloggiare i pellegrini». Ospedali e beauty farm. «Visitare gli infermi». Le mie prigioni. «Visitare i carcerati». Tobia e Antigone. «Seppellire i morti». Il dubbio metodico. «Consigliare i dubbiosi». Un'altra fame. «Istruire gli ignoranti». Farsi i fatti altrui. «Ammonire i peccatori». L'urlo di chi soffre. «Consolare gli afflitti». Settanta volte sette. «Perdonare le offese». Lasciate che i piccoli... «Sopportare con pazienza le persone moleste». Salotti e cimiteri. «Pregare per i vivi e per i morti».
Note sull' autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006) e Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).