La Bibbia non è solo un libro da leggere o un messaggio da ascoltare. E’ soprattutto un testo in cui riconoscere la voce viva di Dio che, per amore e solo per amore, cerca l’uomo e lo accompagna alla pienezza della vita. L’Autore, che da anni svolge un servizio competente e appassionato alla Scrittura, presenta alcune pagine della Bibbia con un linguaggio semplice e le traduce nel concreto. Parole che diventano come un pane da assimilare, come un’acqua che risponde alla nostra sete di felicità.
Una parte dello studio della cristologia è dedicata all'analisi dei titoli attribuiti a Gesù. Oltre ai cosiddetti "titoli maggiori" (figlio di Dio e figlio dell'uomo, Gesù salvatore e redentore...) ve ne sono altri considerati "minori" perché ricorrono in contesti forse teologicamente meno densi, anche se illuminano con vividezza e profondità la figura e la missione di Cristo. Da Gesù figlio di Giuseppe e di Maria a Gesù nostro fratello, da Gesù medico, avvocato e maestro a Gesù luce del mondo, acqua viva, guida, giudice, porta... Il saggio presenta 45 "titoli minori", arricchendo questo "capitolo" che fonda la fede cristiana - la cristologia, appunto.
«Qual è la forma vera di Cristo? Quella che dobbiamo indossare? Quella nella quale dobbiamo crescere? Il libro di monsignor Ghidelli che presentiamo dà una prima, essenziale risposta a questa domanda: la forma di Cristo è quella di un'esistenza filiale, che si colloca davanti a Dio Padre con la fiducia e l'obbedienza di un figlio autentico. Gesù è il Figlio di Dio, l'unico, quello nel quale il Padre ha posto tutto il suo compiacimento; ma, nel disegno del Padre, Gesù deve diventare "il primogenito tra molti fratelli" (Rm 8,29). La filiazione divina non è un privilegio privato di Gesù, ma è una sorgente inesauribile di esperienza filiale aperta a tutti gli uomini, senza esclusioni.» (Dalla Presentazione di Luciano Monari, vescovo di Brescia)
Attingendo al tesoro inesauribile del Concilio Vaticano II, Carlo Ghidelli ci offre un'intelligente lettura dei grandi temi della fede cristiana, guidata dalle pagine della Bibbia e illuminata dai testi conciliari. Una sapiente riflessione per trovare la chiave interpretativa dell'esistenza e dell'intera vita ecclesiale e civile. Un volume che raccoglie una serie di meditazioni utili per vivere l'esperienza degli esercizi spirituali, rivolti sia ai presbiteri che ai fedeli laici.
È proprio vero che le lacrime sono sempre solo segno di tristezza e di dolore? Il pianto è una dimensione fondamentale della nostra umanità, al punto che anche Gesù, di fronte alla morte dell'amico Lazzaro, si commuove profondamente, è turbato e scoppia in pianto. Se Gesù "avesse operato la risurrezione di Lazzaro senza battere ciglio e senza una lacrima, avrebbe mostrato certamente la sua onnipotenza, ma senza soffrire lui stesso lo strappo violento della morte dell'amico" (dalla Prefazione). Attraverso l'analisi di alcuni testi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, l'autore traccia un itinerario che attraversa tutta la storia biblica, "storia di lacrime e di consolazione".
Il libro di monsignor Ghidelli, da considerare un'efficace sintesi del Concilio Vaticano II, coglie e comunica la bellezza della spiritualità conciliare. Delinea cioè, non una dottrina o morale, bensì un'estetica dello Spirito, il capolavoro della grazia operativa sia nell'interiorità della coscienza, sia nel cuore della Chiesa, sia per l'umanità più in generale. Emerge di conseguenza la necessità e la coerenza di una dimensione contemplativa e orante che l'autore imprime nella sua opera, non solo come chiave di lettura dei testi conciliari, ma anche con l'aiuto finale di ogni capitolo perché il lettore possa accedere alla spiritualità conciliare come una lectio orante.
Questo libro è dedicato ad approfondire l'identità e il carisma dell'Opera dell'Amore Sacerdotale, che intende accogliere e accompagnare la fraternità tra un prete e una donna consacrata e formare "nuclei di famiglie in preghiera" per essere di sostegno ai preti e ai consacrati.
Il volume ne fa emergere i fondamenti nella Parola di Dio e nella viva tradizione della Chiesa e definisce quella che si può considerare una vocazione "nuova" dentro la comune vocazione al sacerdozio, sia ordinato sia battesimale, inteso - come hanno richiamato i padri conciliati - come partecipazione al sacerdozio di Cristo Signore.
Da Paolo VI a papa Francesco, dal cardinal Martini al cardinal Ballestrero, dalla teologa Cettina Militello al teologo e pastore protestante Paolo Ricca, e poi tante altre figure note e meno note nel panorama religioso e culturale contemporaneo: una galleria di cinquanta ritratti dedicati a uomini e donne che l'autore ha conosciuto nella sua "non breve vita".
Con questa raccolta di studi e riflessioni sul concilio Vaticano II l'autore intende fare memoria di quel grande evento affinché non vada smarrito il tesoro racchiuso nei documenti conciliari e mettere in risalto la portata profetica del concilio stesso, che in gran parte attende ancora di essere realizzato nelle restanti riforme. Sollecitato dalla recente nomina di Francesco a vescovo di Roma, Carlo Ghidelli fa continuo riferimento alle nuove e sorprendenti decisioni di papa Francesco, oltre che al suo magistero affidato per lo più alle omelie quotidiane. In ciò che scrive e propone al Papa, l'autore vuole dar voce a quella corresponsabilità ecclesiale che deriva dalla collegialità episcopale che, a quanto traspare dalle sue parole e dalle sue prime decisioni, sta tanto a cuore al nuovo vescovo di Roma.
Il Salmo 51, conosciuto come «Miserere», è certamente tra i più noti. Merita un’attenzione speciale soprattutto perché in esso possiamo riconoscere il cammino di fede e di ritorno a Dio, che risulta essere sempre attuale. In questa prospettiva il re Davide, autore del salmo, può essere considerato come un modello, per come ha saputo dare alla sua vita un orientamento del tutto nuovo, risorgendo dalla tomba del peccato.
Il libro rivisita i principali passaggi del salmo, nel desiderio di condividere con Davide l’esperienza del perdono invocato e ottenuto, la confessione esteriore ed interiore della colpa, l’anelito alla liberazione dal peccato e alla comunione con Dio. È un cammino ad un tempo bello e impegnativo, per il quale si esige soltanto una cosa: la disponibilità a lasciarsi invadere dalla grazia di Dio la quale, quando entra nella vita di una persona, crea, cioè la rende nuova creatura.
L'autore: Carlo Ghidelli
Formatosi alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha pubblicato molti studi, approfondendo in particolare l’opera di san Luca (Vangelo e Atti degli Apostoli).
Biblista noto in campo internazionale, ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente, nonché alla recente revisione della Bibbia promossa dalla CEI.
Già docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nel 1983 è divenuto sottosegretario della CEI e, dal 1986 al 2000, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica.
Ordinato vescovo nel 2001, ha retto l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona fino al 2010. Attualmente risiede a Milano.