Tra tutte le patologie neurologiche gravi, l'epilessia è tra le più comuni. E, nonostante i progressi scientifici avvenuti recentemente, essa risulta ancora misteriosa e causa di sgomento, difficile da comprendere e da curare con serenità. Questo libro nasce dall'esigenza di ampliare e rinnovare la conoscenza di questa malattia, ancora circondata da antiche credenze e stereotipi negativi. Ne ripercorre quindi la storia, illustrandone i percorsi terapeutici dall'antichità per arrivare fino alle più recenti acquisizioni nel campo medico epilettologico e all'interpretazione dell'attuale classificazione della Lega Internazione contro l'Epilessia. Evidenzia la sterilità di alcune scelte della medicina allopatica, da cui sono scaturiti i processi di stigmatizzazione degli epilettici, a lungo considerati pazzi e, come tali, rinchiusi nei manicomi. Ma, soprattutto, spiega come possa influire sul malato e sulla malattia l'ambiente familiare e culturale in cui vive. La sua esperienza di vita, le sue emozioni e la sua sofferenza derivano non tanto dalla malattia in senso stretto, quanto piuttosto da come essa viene vissuta a livello sociale. Un punto di riferimento fondamentale sia per chi vive con il malato sia per quanti - medici, operatori, psicologi - si trovano a dover combattere al suo fianco.