Nel 1972 Karol Wojtyla, allora cardinale di Cracovia, dopo essere stato attivo protagonista del Concilio Vaticano II, decide di illustrare con questo libro ai fedeli della sua diocesi i frutti dell'insegnamento conciliare. Per il futuro papa, il Concilio è la fonte del rinnovamento della Chiesa e il punto da cui partire per attuare il programma di nuova evangelizzazione in un mondo che si è allontanato da Dio. Questo significa presentare la tradizione della Chiesa in forme più vicine alla sensibilità dei contemporanei, ricordando sempre, con la Costituzione pastorale "Gaudium et Spes", che Cristo, "proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli rende nota la sua altissima vocazione".
Texto definitivo establecido en colaboración con el autor por Anna-Teresa Tymieniecka. Traducción de la edición anglo-americana (The Acting Person) por Jesús Fernández Zulaica.
La originalidad de este libro, la obra filosófica central de Karol Wojtyla, reside, ante todo, en la nueva manera con que el autor ahonda en la concepción cristiana del hombre. En lugar de partir de la persona, que es lo que comúnmente se hace en los campos del saber que tienen por objeto la actividad humana, en particular en la ética, el autor nos invita a seguir el planteamiento metodológico inverso: el estudio de la persona a través de la acción, o, más precisamente aún, el estudio de la acción que revela a la persona. En el análisis de la experiencia se pone de manifiesto el carácter transcendente de la persona, el sentido de su existencia y los caminos que conducen a su auténtica realización.
Este libro, por tanto, no es un tratado sistemático sobre la persona o sobre las normas racionales a que debe ajustarse en su manera de obrar, sino una investigación sobre el fenómeno humano. Y, todo ello, para comprender la naturaleza del hombre en su realidad viva y existencial. Este ensayo monográfico sobre la persona captada, casi sorprendida, en su actividad tiene también una clara intencionalidad educativa y pastoral: conocer al hombre concreto para comprenderlo y amarlo más, para hablarle con un lenguaje más apropiado y capaz de comunicación.
Selección de artículos publicados por primera vez en español en los que se analiza el matrimonio y la familia usando como categoría clave el don del amor.
En esta selección de artículos, publicados por primera vez en español, Karol Wojtyla realiza un análisis del matrimonio y de la familia usando como categoría clave el don del amor. Un amor personal entendido como don.
Don, en primer lugar, porque el amor de los esposos es entendido como un don del uno para el otro en el que mutuamente se dan y se reciben, convirtiéndose así en un continuo y constante regalo. Don, en segundo lugar, porque a los hijos se les entrega el don de una humanidad madura y porque ellos mismos son un don que los esposos se entregan mutuamente entre sí y que ofrecen también a los demás hermanos. Y don, finalmente, porque la gracia es definida fundamentalmente como don de Dios. Don que construye lo más íntimo del corazón humano a semejanza del ser personal de Dios y, en consecuencia, le hace capaz de convertirse asimismo en don para los demás hombres.
La Trilogía inédita de escritos de Karol Wojtyla comprende: ´Mi visión del hombre´ (escritos de ética), ´El hombre y su destino´ (escritos de antropología) y ´El don del amor´ (escritos sobre la familia).
«L'uomo non puo vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente». Questa convinzione, espressa nella sua prima enciclica Redemptor hominis, ha spinto Giovanni Paolo II a dedicare il proprio insegnamento catechistico, per anni, al tema dell'amore umano. Ma nessuna riflessione potrebbe essere fatta al riguardo se non si parte da una visione della persona umana, nella sua intera e concreta realtà: corpo, psyche e spirito. E così i due temi - persona umana ed amore umano - danno origine ad una sorta di «ellisse» in cui i due «fuochi» strutturano tutto lo spazio della riflessione. E non è di un uomo (e di un amore) astratto che si parla. È dell'uomo concreto, di ciascuno di noi che si parla. Dell'uomo che è creato da Dio in uno stato di soprannaturale giustizia, che, caduto nel peccato, è redento da Cristo mediante il dono dello Spirito e che risorgerà alla fine dei tempi. Le catechesi si organizzano così attorno ai tre grandi tempi della storia della nostra salvezza (e della salvezza, quindi, dell' amore umano): la creazione, la redenzione e la definitiva glorificazione. In una riflessione che, partendo dal «centro» che in sé sintetizza e raccoglie in unità tutti i raggi, giunge a svelare interamente la verità di quelle esperienze essenzialmente umane che ogni uomo quotidianamente vive. E l'amore umano prende corpo in due stati di vita: il matrimonio e la verginità «per il Regno». E pertanto l'ultima parte delle catechesi è dedicata alla meditazione su di essi. Il linguaggio non è sempre facile. Esige attenzione costante, e soprattutto la profondità del pensiero richiede meditazione prolungata. Questa catechesi è ormai affidata al fatto mirabile e misterioso della Tradizione della Chiesa, perché essa lo assimili e se ne nutra. Ed anche e più precisamente, perché la riflessione etica della Chiesa recuperi la sua identità, quella di essere una «digna charitatis intelligentia» (san Gregorio Magno): al fine di aiutare l'uomo di oggi a riscoprire la Verità sull' Amore. Una riscoperta di cui ha più bisogno che dell' aria che respira.
Le catechesi di Giovanni Paolo II. Condizione imprenscindibile per la fede e' l'annunzio e l'ascolto della parola di Dio... Cristo ci ha mostrato la necessita' che la catechesi abbia un adattamento multiforme, a seconda dei gruppi e delle persone ai quali essa e' rivolta. Ci ha indicato anche la natura e i limiti di questo adattamento; egli ha presentato ai suoi uditori tutta la dottrina che era stato mandato a insegnare, e davanti alla resistenze di coloro che lo ascoltavano, ha esposto il suo messaggio con tutte le esigenze di fede che comportava... Anche per noi, l'adattamento della catechesi non deve significare riduzione o mutilazione del contenuto della dottrina rivelata, ma piuttosto sforzo per farla accettare in un'adesione di fede, sotto la luce e con la forza dello Spirito Santo.
Un testo su Dio Creatore e Signore.
Tutti i messaggi delle Giornate Mondiali della Gioventu' dal 1986 al 2007. I messaggi del Papa per le Giornate Mondiali della Gioventu' sono una sorta di catechismo per i giovani distribuito lungo questi ultimi quindici anni del secolo passato e a inaugurazione del nuovo millennio. Tutti sappiamo che le GMG sono nate dal cuore del Papa, ma, come dice spesso lui, sono state stimolate sempre dai giovani, dalla loro sete di Dio, dalle loro sfide e dai loro problemi. Dopo i primi due tentativi (1984 e 1985), voluti fortemente dal Papa e non sempre accolti con entusiasmo da tutti, le GMG sono entrate nella programmazione pastorale ordinaria. Il 1986 segna l'inizio della serie...
Un testo sulla famiglia, con una conversione della mente e del cuore. Alla ingiustizia originata dal peccato - profondamente penetrato anche nelle strutture del mondo di oggi - e che spesso ostacola la famiglia nella piena realizzazione di se stessa e dei suoi diritti fondamentali, dobbiamo tutti opporci con una conversione della mente e del cuore, seguendo Cristo Crocifisso nel rinnegamento del proprio egoismo: una simile conversione non potra' non avere influenza benefica e rinnovatrice anche sulle strutture della societa'... (Giovanni Paolo II).
Catechesi sul Libro di Tobia e testo biblico.
Catechesi sul Cantico dei Cantici e testo biblico.