Questo volumetto di ricette, ma non solo, esprime in piena semplicità lo spirito della collana. "Terra Terra" vuole essere un incontro cordiale e conviviale tra amici che si interrogano sul ruolo attivo dell'uomo su questa terra. In questo caso si parla della possibilità di nutrirsi in maniera naturale, affrontando tra l'altro temi come gli OGM e gli allevamenti, la normativa nazionale ed europea e i grani antichi, la composizione dei cibi e il biologico come soluzione. Mettendo a confronto l'alimentazione delle campagne da cui proviene con il cibo industriale ripieno di conservanti, additivi, aromi artificiali che la legge consente di definire naturali, l'autore scrive in proposito: "Quando in campagna mangiavamo una fetta di pane e formaggio, era grano e latte di pecora stagionato; voi sulle vostre tavole imbandite, vi rendete conto di che cosa mangiate? E il controllo igienico-sanitario e sulla nostra salute, nelle mani di chi l'abbiamo messo?". Le ricette, una novantina, sono facili e hanno veramente il sapore della terra.
Il libro raccoglie l'insieme degli articoli, riveduti e corredati da una consistente introduzione, che sono stati pubblicati da Gino Girolomoni nel corso di un intero anno, sulle colonne del quotidiano dei vescovi italiani, L'Avvenire. L'autore affronta tutte le principali tematiche della attuale crisi ecologica come fatto fondamentale che tocca l'economia dell'intera società.
Girolomoni è il fondatore della cooperativa agricola "Alce Nero". Precursore dell'agricoltura biologica in Italia, l'autore con la sua autorità, con i suoi interventi, con il centro studi di Montebello e con la sua rivista "Mediterraneo" è una figura di rilievo per una conoscenza a tutto tondo dei problemi ecologici nel nostro Paese. Può il "fare biologico" selezionare e ridurre le varietà in nome della produttività? Che cosa pensare dell'utilizzo di prodotti biologici importati da paesi poveri e realizzati con lo sfruttamento del lavoro, anche minorile? Ciò che è scientificamente possibile è ugualmente giusto?