E se la metafisica fosse il più grande beneficio della storia dell'umanità? La metafisica si basa su un'esperienza semplicissima e sconcertante: quella dell'infinita bellezza del mondo che si impone alla nostra intelligenza, malgrado il male, la sofferenza e l'assurdo in cui ci imbattiamo di continuo e che suscitano la nostra indignazione solo perché l'aspettativa metafisica è predominante. L'idea alla base della metafisica è che questa bellezza ha una ragione. Scoprendo la bellezza delle cose, la cui contemplazione fa la nostra felicità, e riconoscendo una dignità all'umano, che a quella bellezza partecipa nella sua capacità di trascendenza, la metafisica ci procura delle ragioni per vivere e sperare, realizzando quindi la finalità della filosofia stessa. Ogni filosofia o è metafisica, o è triste poiché non lo è.
Chi ha avuto il privilegio di essere suo contemporaneo e di seguire l'evoluzione della sua opera era abituato all'apparizione, ogni cinque o sei anni, di un voluminoso tomo di Ricoeur. Ogni libro ritornava su argomenti familiari ai suoi lettori - la volontà, l'agire o l'identità, la questione del tempo, della storia, dell'interpretazione, il linguaggio, il testo o il racconto - affrontandoli ogni volta a partire da prospettive e riferimenti nuovi.
Davvero «non ci sono fatti, ma solo interpretazioni», come ebbe a scrivere Nietzsche? Nata da una riflessione sull’arte di interpretare i testi, l’ermeneutica è diventata una dottrina universale. Chinandosi sulle sue origini e sui suoi sviluppi recenti, Jean Grondin offre la prima presentazione sintetica dell’ermeneutica e delle forme che ha assunto.
Descrizione
Nata da una riflessione sull’arte di interpretare i testi e sulla verità delle scienze umane, l’ermeneutica è diventata, grazie a Dilthey, Nietzsche e Heidegger, una filosofia universale dell’interpretazione. Ha conosciuto i suoi sviluppi più conseguenti e più influenti nel pensiero di Hans-Georg Gadamer (1900-2003) e di Paul Ricoeur (1913-2005), scomparsi di recente.
Chinandosi sulle sue origini, sui suoi grandi autori e i dibattiti che essi hanno suscitato, ma anche sul senso della sua universalità, il libro offre la prima presentazione sintetica della grande corrente dell’ermeneutica, da Schleiermacher fino ai rappresentanti dell’ermeneutica postmoderna (Rorty e Vattimo).
Un proyecto que marca nuevos rumbos y se acerca a una ciencia que, desatendida por el mundo científico, es constitutiva del fundamento de la filosofía.
La metafísica sigue siendo quizás el presupuesto insuperable de todo pensar, en la medida en la que es a ella a la que le incumbe aportar el proyecto de comprensión del mundo, con vocación de universalidad, que se pregunte por el ser y el porqué de las cosas.
Según Jean Grondin, la necesidad de una introducción a esta rama de la filosofía se ha vuelto urgente debido al clima de sospecha general que la envuelve. A través de la presentación y el análisis de textos de Parménides, Aristóteles, San Agustín, Descartes, Heidegger, Gadamer y Derrida, entre otros, el autor propone, con sencillez y claridad, un ameno itinerario por sus momentos clave. El objetivo de la obra no es pasar revista a los «grandes sistemas» metafísicos en toda su diversidad, sino poner de relieve la continuidad de una cuestión y de una rama de la filosofía quizá constitutiva del pensamiento filosófico como tal.
La filosofia della religione vuol essere una riflessione sulla religione, sulla sua essenza e le sue ragioni, e anche sulla sua irragionevolezza. Senza aver paura di chiedersi: e se per caso ci fosse più saggezza nella religione che nella filosofia stessa?
Descrizione
Perché si vive? La filosofia sgorga da questo enigma, senza ignorare che la religione cerca di rispondervi. Il compito di una filosofia della religione è quello di meditare sul senso di quella risposta e sul posto che essa può avere nell’esistenza umana, sia individuale che collettiva.
La filosofia della religione vuole essere una riflessione sull’essenza dimenticata della religione e delle sue ragioni (o non-ragioni). Da dove viene, in effetti, questa forza della dimensione religiosa che l’attualità è lungi dallo smentire?
Essenziale panorama storico dalle origini e da Platone fino ad Heidegger.
Jean Grondin conduce Gadamer sull'inevitabile banco di prova della Germania novecentesca. L'intreccio dell'esistenza di Gadamer con le dolorose vicende della storia tedesca contemporanea è però meno episodico rispetto a quello del suo maestro Heidegger, rendendolo un testimone incomparabile delle fasi salienti di quella storia. L'opera è arricchita dagli aggiornamenti redatti dopo la morte di Gadamer e da inediti apparati per orientare il lettore nella vasta opera del filosofo.