Giornalisti asserviti ai poteri forti, giornali finanziati dallo Stato, editori che usano le proprie testate per interessi "extra" e le trasformano in "macchine del fango". Attraverso protagonisti, fatti e retroscena, il libro ripercorre lo stato dell'informazione dal Ventennio fascista ad oggi, passando per il dominio sulla stampa da parte della Dc, della Loggia P2 di Gelli e del berlusconismo, che da oltre vent'anni annovera centinaia di giornalisti a libro-paga. Dai "canguri" di Mussolini ai "servi del Cavaliere": oggi come ieri, gran parte del Quarto potere - comprese Rai e Mediaset - manipola l'opinione pubblica e destabilizza la situazione sociale del Paese, piuttosto che agire da "cane da guardia" nei confronti di politica e finanza. Mercanti di parole esplora queste tematiche fino in fondo e lo fa presentando scoperte inedite. Prefazione di Ezio Mauro.
Il nostro Paese è preda sempre più di cricche affaristiche, manager statali disonesti, nonché politici filmati nell'atto di prendere bustarelle: tutti avidi di denaro pubblico. Gente che se la ride, la notte del terremoto in Abruzzo, al pensiero dei futuri affari sulla ricostruzione. Dall'ennesimo scandalo della Protezione civile emerge una squallida fotografia dell'Italia della vergogna. Il tutto mentre le fabbriche chiudono, la disoccupazione sale e il disagio sociale aumenta. Di scandalo in scandalo, dunque, la stagione di Tangentopoli non finisce mai; esiste una parte d'Italia che se la spassa alla grande sulla pelle dei contribuenti. Il libro si occupa di quattro personaggi emblematici delle Istituzioni: Bettino Craxi, Cesare Previti, Vittorio Sgarbi e Marcello Dell'Utri. Tutti condannati per reati finanziari (tangenti, truffe, evasione fiscale) fino in Cassazione: sentenze quindi definitive. Tra gli aspetti inediti di questo volume di grande attualità - che si basa su atti giudiziari, testimonianze, retroscena e intercettazioni telefoniche - anche un documento importante: visure catastali che attestano numerosissime operazioni immobiliari per milioni di euro. Prova provata dell'affarismo spregiudicato dei "ladri di Stato".
Il volume traccia un percorso storico della nascita della mafia calabrese: i segreti dell'affiliazione, i nomi dei capicosca, l'alleanza con i referenti di altre mafie, le collusioni con gli apparati dello Stato, dei Servizi deviati e della massoneria coperta, nonché le ramificazioni attuali in altri paesi. Vengono svelate, a partire dagli atti giudiziari relativi a importanti operazioni antimafia degli ultimi anni, le responsabilità di gravi fatti di sangue - tra cui la strage del treno di Gioia Tauro del 1970 - le faide tra le cosche, i traffici di droga, i sequestri di persona. Da qualche tempo la 'Ndrangheta ha mutato strategia, non avendo più necessità di uccidere, agisce nell'ombra, infiltrandosi nelle istituzioni.