Quando il signor Ruche, libraio in pensione, riceve una strana lettera di un amico di gioventù, non immagina certo che la sua vita stia per prendere una svolta totalmente inaspettata. Per risolvere il mistero che avvolge la morte dell'amico, che gli ha lasciato una biblioteca interamente dedicata alle scienze matematiche, Ruche dovrà infatti tornare a studiare aritmetica, trigonometria, algebra e logica, materie che da giovane non ha mai sopportato. Ma l'impresa si rivelerà sempre più affascinante, anche perché non sarà solo: intorno a lui gravitano una donna dal passato nebuloso, due gemelli tanto uguali quanto diversi, un ragazzino sordo dalle risorse insospettabili e un autista che ha viaggiato per il mondo, senza mai lasciare Parigi. E ovviamente il pappagallo Nofutur, che ha il dono della parola e si rivelerà indispensabile per la risoluzione del giallo...
La matematica diventa in questo libro protagonista di un romanzo. Un libraio in pensione, per scoprire le strane circostanze della morte di un amico che gli ha lasciato in eredità una biblioteca interamente dedicata alle scienze matematiche, deve rimettersi a studiare aritmetica, algebra, trigonometria e logica, materie che ha sempre detestato fin da quando era studente di filosofia. Ma nell'impresa gli danno man forte i membri della sua "tribù", in particolare il pappagallo Nofutur, che ha il dono della parola e non solo...
Iraq, 2003: lo scoppio di una bomba copre una donna di detriti e fa emergere dal suolo un piccolo cono d'argilla, un oggetto usato dai Sumeri per contare, 5000 anni fa. La donna, Aémer, è sopravvissuta, e il suo mestiere è proprio setacciare, alla ricerca di oggetti come i calculi d'argilla, il suolo del Paese dove fu inventata la scrittura delle lettere e dei numeri. Fa l'archeologa. Ma questa terra custodisce anche il mistero delle sue vite precedenti: sacerdotessa dell'amore a Uruk, prostituta a Ur, interprete di sogni a Babilonia, danzatrice a Bagdad nel IX secolo... A ciascuna di queste figure femminili corrisponde una tappa della storia del numero zero, cominciata in Mesopotamia e passata attraverso la cultura babilonese e araba. Ma nella vita quotidiana delle cinque donne ritroviamo la medesima Aémer, la cui vitalità cerca di colmare un vuoto non dissimile da ciò che lo zero rappresenta.