Due giganti del pensiero cristiano del Novecento si confrontano in un dibattito teologico sull'interpretazione della Scrittura nella chiesa e nella società. Qual è il rapporto tra l'analisi scientifica del testo e il suo annuncio dal pulpito, tra la teologia accade-mica e la prassi della comunità cristiana? Cento anni dopo, le domande e le risposte di Barth ed Harnack manifestano un'attualità sorprendente.
Nell’ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell’incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi.
Frutto di un sapere vastissimo, quest’opera – per dirla con Yves Congar – è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: chiarezza di vedute, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere.
Pubblicato nel 1905 questo libro resta ancora oggi un riferimento insostituibile per capire come le prime generazioni cristiane hanno affrontato il tema della guerra e del servizio militare. Dallo studio emergono due tendenze che seguiranno nel corso della storia, ben oltre i primi secoli del cristianesimo, strade diverse e talvolta contrapposte. Il servizio militare, pur nella varietà delle tipologie dell’esercito imperiale, verrà ad un tempo accettato e rifiutato mentre il linguaggio militare utilizzato già da Paolo e ripreso dai Padri come vero topos letterario finirà per esercitare un influsso che produrrà progressivamente assuefazione al servizio militare mentre la spirituale milizia di Cristo diverrà, a partire dall’epoca costantiniana, una concreta milizia nell’esercito dell’imperatore. È dunque in questi primi secoli che il cristianesimo passa progressivamente da religione di pace ad una forma di militanza che prevederà in nome di Cristo l’uso delle armi e della violenza sotto le insegne del papa, dell’imperatore o del potere politico cristianamente devoto.
Nell'ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il XVI, il secolo dell'"enorme rivoluzione", costituisce l'argomento del settimo e ultimo volume. Harnack vi illustra quelle che per lui sono le tre correnti moderne del dogma: il cattolicesimo tridentino, il socinianesimo e la riforma. Un terzo intero del volume è dedicato al protestantesimo e alla personalità e all'opera di Lutero, "il più conservatore degli uomini che frantumò la chiesa antica e diede un porto alla storia del dogma".
Nell'ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il quarto volume approfondisce i misteri della somiglianza di natura del Figlio incarnato di Dio con la natura umana e dell'unione personale della natura divina e di quella umana nel Figlio incarnato di Dio.
Nell'ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il volume quinto ha al centro la figura di Agostino. A una lunga parte dedicata al cristianesimo in Occidente anteriormente ad Agostino, fa seguito il corpo del volume, dove si ricostruiscono l'opera riformatrice di Agostino e le vicende che condussero a farne un dottore della chiesa. Due ultimi capitoli espongono la storia del dogma in Occidente fino al principio del medioevo e nella rinascita carolingia.
Nell'ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il quarto volume approfondisce i misteri della somiglianza di natura del Figlio incarnato di Dio con la natura umana e dell'unione personale della natura divina e di quella umana nel Figlio incarnato di Dio.
Nell'ottica di Harnack la storia del dogma è considerata dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Frutto di un sapere vastissimo, quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il terzo volume è dedicato alla vittoria definitiva della speculazione teologica nella sfera della regola di fede ed è l'illustrazione dei presupposti e dei concetti di Dio salvatore e dell'uomo oggetto di salvezza. Chiude il volume un'appendice dedicata al manicheismo.
Nell'ottica di Harnack la storia del dogma è considerata dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Frutto di un sapere vastissimo, quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. Il volume secondo (di sette) si apre con uno sguardo storico generale sulla formazione della chiesa apostolica per proseguire con la storia dell'ellenizzazione del cristianesimo in quanto sistema di dottrina.
Nell'ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell'incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi. Frutto di un sapere vastissimo, quest'opera - per dirla con Yves Congar - è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: potenza di lavoro, chiarezza di vedute, unione di erudizione del dettaglio e di visione d'insieme, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, e tutte queste capacità unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere. L'edizione del centenario è la ristampa anastatica in sette volumi di quella straordinaria impresa editoriale che fu la versione italiana edita alla vigilia della prima guerra mondiale, tra il 1912 e il 1914, in Svizzera. Il volume primo, dopo una parte introduttiva sull'idea, la funzione e i presupposti della storia del dogma, prende in esame il cristianesimo delle origini, sia gentile sia giudaico, fino ai tempi e alla figura di Marcione