Assistiamo oggi al diffondersi di testi – alcuni dei quali sono autentici best-seller – che propagano l’ateismo e intentano un attacco alla religione. L’autore del presente saggio, teologo nordamericano profondo conoscitore di questa letteratura, espone in modo puntuale i tratti caratteristici di questo fenomeno “nuovo”, avvicinandone con rilievo critico le tesi principali e i punti problematici.
Dalla quarta di copertina:
«È un fenomeno facilmente osservabile nelle librerie e sulla stampa: si vanno diffondendo libri che propagano l’ateismo e intentano un attacco diretto alla religione, in particolare al cristianesimo, raggiungendo anche tirature da best-seller.
Il merito del libro del teologo nordamericano di Washington, John Haught, è di conoscere la varia letteratura in materia, soprattutto di lingua inglese (anche digitale), ma di concentrarsi sui libri più completi e più diffusi di questa tendenza, e precisamente L’illusione di Dio (2006) di Richard Dawkins; La fine della fede (2004) di Sam Harris; Dio non è grande (2007) di Christopher Hitchens.
La concentrazione sui testi principali, nel contesto di altri scritti, ampiamente citati, permette al teologo di svolgere una trattazione essenziale e puntuale, espositiva e critica, delle tesi principali di questo fenomeno».
dall’Editoriale