Il volume racconta un lungo tratto della vita di Michelangelo, dalla fanciullezza trascorsa nella Firenze laurenziana fino al 1534, quando, ormai riconosciuto come artista di assoluto talento, sceglie di trasferirsi in modo definitivo a Roma. Sono gli anni dei suoi capolavori: la Pietà, il David, la volta della Cappella Sistina, e ancora la Sagrestia nuova e la Biblioteca Laurenziana; sono anche gli anni dei rapporti controversi con i papi Giulio II, Leone X e Clemente VII. L'affresco offerto da Hirst si basa su una vastissima documentazione archivistica, sulla rilettura e sulla discussione di lettere, contratti e testimonianze di terzi; ne risulta uno strumento utile per cogliere le relazioni di Michelangelo con il suo tempo, con committenti, amici e rivali, ma anche per leggere in filigrana la radice intima delle sue scelte, le debolezze e le passioni.
Due dei saggi inclusi in questo volume sono dedicati a opere di Michelangelo, e più particolarmente alla ricostruzione storica delle circostanze in cui esse furono eseguite. Il saggio sul 'David' getta nuova luce sui tempi di esecuzione della celebre statua, evidenziando come già nel giugno del 1503 essa dovesse essere prossima al compimento, e avanza alcune proposte di datazione per altre opere michelangiolesche dello stesso periodo, come il Tondo Pitti e le statue per l'altare Piccolomini nel Duomo di Siena. Il terzo studio prende in esame la genesi e l'impostazione delle due Vite di Michelangelo pubblicate quando egli era ancora in vita - quella di Giorgio Vasari (1550) e quella di Ascanio Condivi (1553).