Per i Greci e i Romani l'aspetto e l'esperienza percettiva di esseri e oggetti avevano un ruolo fondamentale, capace di influenzare profondamente la vita sociale, religiosa e politica. Attraverso un innovativo approccio che intreccia la tradizionale impostazione della storia dell'arte con considerazioni di carattere sociale e ricorrendo a numerose immagini e mappe, Tonio Hölscher esplora i fondamentali fenomeni visuali del vivere con le immagini nell'antichità classica, prendendo in esame le loro principali manifestazioni come, ad esempio, i riti e le cerimonie pubbliche, le architetture, l'immagine e il decoro personale.
Il tuffatore di Paestum è una delle opere d'arte più belle ed enigmatiche dell'antichità. È un soggetto inconsueto, la cui unicità rappresenta una sfida per gli studiosi di arte e archeologia classica. Si tratta di un'immagine simbolica o di una scena di vita reale? E qual è il suo significato nel contesto di una tomba? La lettura che ne dà Hölscher - illustre studioso fra i massimi esperti al mondo di archeologia classica - è un viaggio avvincente negli spazi e nei tempi che caratterizzavano la vita dei giovani nella Grecia antica, nella delicata fase di passaggio alla condizione adulta.
Nella cultura dell'antica Grecia le immagini rivestivano un ruolo di enorme importanza. Le opere d'arte erano profondamente coinvolte nelle dimensioni principali dell'esistenza, collocate nei santuari e nei templi, sulle pubbliche piazze e sui sepolcri, ma presenti anche sui recipienti e sugli utensili di uso domestico. Questa introduzione all'argomento espone l'evoluzione dell'arte greca dal costituirsi della cultura urbana fino al periodo dell'ellenismo. E nel contempo spiega quale ruolo i diversi temi e le diverse forme dell'arte figurativa assunsero per la cultura greca.