I risultati raggiunti da Raffaele Guariniello nei processi sulle morti alla ThyssenKrupp e sul caso Eternit hanno segnato uno straordinario passo in avanti nella sicurezza sul lavoro. Sono solo i due capitoli più recenti della carriera in magistratura, dedicata principalmente alla salute dei cittadini e dei lavoratori, che Guariniello rievoca in questo libro tanto sconvolgente quanto importante. Il racconto di episodi clamorosi - dalla prima intuizione di un decesso per amianto all'incontro con un Pantani già "dopato" molti anni prima della tragica fine; al sopralluogo alla Thyssen la notte stessa del rogo - si alterna alle lucide riflessioni sui princìpi di diritto e di umanità che lo hanno condotto a scontrarsi con i poteri forti in nome di una missione: quella di porre la salute cittadino al di sopra di qualsiasi altro interesse.
Nel 2001 a Genova viene spezzato il sogno dei No global italiani. La ferita è devastante, quasi mortale. Eppure il movimento No global ha cercato di rimettersi in piedi, vivendo altre giornate importanti, che lasciavano presagire un nuovo inizio, che però non è mai fiorito. Cos'era in fondo quel movimento? Possibile che sia apparso con roboante fragore sulla scena politica italiana e mondiale e poi rapidamente sparito, come una meteora luminosa? Ripercorrere gli eventi degli ultimi dieci anni, partendo e ritornando da Genova, significa incrociare una storia molto italiana: le giornate esaltanti del Forum di Firenze, la lacerazione sulla disobbedienza civile, la questione del pacifismo, la rottura con l'ala più radicale e l'addio delle associazioni cattoliche, la lotta contro l'Alta velocità in Val di Susa e quella contro la base americana a Vicenza, fino ai comitati contro i rifiuti e alle rivolte degli ultimi mesi. Questo reportage racconta ciò che è accaduto prima di Genova, durante e soprattutto dopo. I preparativi al G8, i laceranti dibattiti interni, la sordità del potere; e a distanza di anni rilegge il significato del culto sorto intorno alla figura di Carlo Giuliani; rivisita i luoghi oscuri della Diaz e Bolzaneto e la speranza di una rinascita sotto le bandiere arcobaleno, fino agli anni del rompete le righe, alla perdita di un orizzonte comune e al mesto ritorno a casa.
Per la scuola italiana sono anni difficili. Se si prende in esame soltanto l'ultimo periodo, ci si accorge di quanto ne si è letto sulle pagine sbagliate, quelle di cronaca (con una progressiva e allarmante deriva verso la "nera"). Le sfide aumentano e la scuola sembra perderle tutte, smarrendo insieme la propria credibilità e il poco che resta del prestigio istituzionale che dovrebbe contraddistinguerla. Gli insegnanti, identificati come gli artefici e le vittime di questo fallimento, sono impegnati a destreggiarsi tra studenti sempre più difficili da capire e coinvolgere, obblighi ministeriali spesso poco comprensibili e genitori a volte ostili. È attraverso i loro occhi e le loro storie, dense di speranze, delusioni, aspettative e frustrazioni, che Marco Imarisio, spostandosi di città in città, scuola dopo scuola, docente dopo docente, dipinge il quadro critico del sistema scolastico, e dell'Italia, di oggi.