La storia della psicoanalisi è anche la storia dei pazienti che hanno consentito di offrire sguardi nuovi per ripensarne la teoria e la tecnica. Il libro presenta un ritratto inusuale dell'evoluzione delle idee psicoanalitiche attraverso dieci casi clinici particolarmente significativi per i terapeuti che li hanno raccontati. I pazienti, in realtà, sono stati protagonisti involontari, perché nessuno di loro ha chiesto in prima persona un intervento e a volte erano anche inconsapevoli del proprio ruolo: si tratta infatti di bambini. Ma la loro importanza storica è straordinaria. Il caso del piccolo Hans ha aperto la possibilità di estendere la psicoanalisi all'infanzia; Fritz ha visto la prima applicazione della tecnica del gioco alla psicoterapia; Albert è stato considerato il contraltare comportamentista all'analisi freudiana. Ognuno dei dieci giovani pazienti ha segnato anche un passo fondamentale nell'esplorazione della mente umana nel corso del suo sviluppo.
Questo volume cerca di offrire un testo di base sintetico ma non superficiale a un campo di studi ampio e in continua evoluzione. La psicologia dinamica, infatti, nata soprattutto dal tronco della psicoanalisi freudiana, si è ramificata in tendenze diverse e talvolta anche molto contrastanti. Il primo capitolo descrive l'evoluzione del pensiero psicodinamico dalle origini al mondo contemporaneo. Il secondo si concentra sui diversi contributi alla comprensione dello sviluppo psicologico. Il terzo illustra quali aspetti della visione psicodinamica sono condivisi tra i diversi teorici e su quali, invece, esiste un dibattito tuttora vivo. Il quarto e ultimo capitolo si sofferma sulla questione della personalità normale e patologica, con particolare riferimento ai meccanismi di difesa.
Dalla cura dell'anima alla psicoanalisi, dall'ipnosi alle terapie cognitivo-comportamentali: in nove capitoli gli autori ricostruiscono la storia delle diverse forme di psicoterapia, fino alle odierne versioni basate sulle evidenze empiriche. Il libro descrive l'evoluzione delle teorie ma anche il contesto storico nel quale terapeuti e pazienti hanno vissuto: la maggiore o minore fortuna delle diverse psicoterapie è dipesa anche dalla loro capacità di rispondere alle esigenze poste dai cambiamenti epocali che si sono verificati, in particolare tra la fine dello scorso millennio e l'inizio del nuovo. Gli autori offrono dunque un quadro storico complessivo e illustrano le differenti psicoterapie anche nelle loro reciproche relazioni e non solo come teorie isolate le une dalle altre. Ne emerge una visione affascinante, che chiarisce le radici più profonde di una disciplina complessa come la psicoterapia. Prefazione di Vittorio Lingiardi.
“ Più volte è stata avanzata l ’esigenza che una scienza sia costruita in base a concetti chiari ed esattamente definiti. In realtà nessuna scienza, neppure la più esatta, prende le mosse da definizioni siffatte . Il corretto inizio dell’attività scientifica consiste piuttosto nella descrizione di fenomeni, che poi vengono progressivamente raggruppati, ordinati e messi in connessione tra loro. Già nel corso della descrizione non si può fare a meno di applicare, in relazione al materiale dato, determinate idee astratte le quali provengono da qualche parte, e non certo esclusivamente dalla nuova esperienza.”
Carl Gustav Jung è un personaggio che sfugge alle definizioni. Conosciuto essenzialmente come primo importante seguace di Freud e poi fondatore di un'autonoma psicologia analitica, Jung è però autore che ha segnato profondamente anche la storia del pensiero filosofico, religioso, scientifico. In questo libro, l'opera dello psicologo svizzero viene analizzata con atteggiamento imparziale, enucleandone i significativi contributi senza trascurarne le oscure aporie. La scelta di seguire la psicologia junghiana nella sua evoluzione, inoltre, ne evidenzia alcuni aspetti, se non ignoti, certo sottovalutati.