Il volume racconta la storia del corpo dei kamikaze giapponesi, dalla nascita fino allo scioglimento con l'harakiri del comandante, l'ammiraglio Takijiro Onishi, il 15 agosto 1945. Ideati per supplire all'inferiorità delle forze navali e aeree avevano come obiettivo la missione suicida di ogni pilota contro una portaerei nemica. La spaventosa intensità delle missioni suicide contò alla fine oltre 1900 attacchi, la maggior parte dei quali ebbe luogo tra il 6 e il 7 aprile 1945, con ben 355 aeroplani distrutti. Raccolte a fine volume le struggenti lettere di congedo alla famiglia di tanti giovani piloti, mandati a morire per una guerra già persa.