Nell'inverno del 1933, in soli sei mesi il mondo cambiò improvvisamente rotta e si avviò sui sentieri che avrebbero portato alla Seconda guerra mondiale. Le tappe di questa escalation sono drammatiche: Hitler al potere in Germania, il Giappone all'invasione della Cina, Mussolini e l'Italia alla conquista dell'impero. Ovunque, la triade demoniaca di nazionalismo, autoritarismo e malcontento sociale travolge la democrazia. Un racconto appassionante che è anche un ammonimento per i nostri tempi.
Combattuta fra il 21 febbraio e il dicembre 1916, quella di Verdun è "la" battaglia del fronte occidentale. In realtà non decise nulla, né da una parte né dall'altra. Resta un mistero perché i tedeschi abbiano deciso di sferrare l'attacco in quel punto di dubbia rilevanza strategica, e per quali logiche infernali tedeschi e francesi in dieci mesi vi abbiano immolato centinaia di migliaia di uomini. Eppure, con la sua immagine di battaglia più lunga e più sanguinosa della Prima guerra mondiale, Verdun è diventata, assai più di altre decisive battaglie, emblematica e leggendaria, come lo sarà Stalingrado per la Seconda. Originale e innovativo, questo libro intreccia storia militare, politica e culturale, per dare conto sia dei fatti sia della costruzione del "mito Verdun".