La teologia di Joseph Ratzinger e il magistero di Benedetto XVI sono spesso evocati (magari allo scopo di criticarli), ma sono raramente oggetto di una conoscenza non superficiale. Con "Il mistero del granello di senape" Kurt Koch, uno degli interpreti più sensibili del pensiero del Papa, offre una disamina a tutto tondo di un lavoro di ricerca e di riflessione che dura ininterrotto da oltre cinquant'anni. Nella prima parte del volume il cardinale Koch si sofferma sulle radici teologiche della dottrina di Ratzinger e analizza - anche attraverso ampie e puntuali citazioni dalle sue opere, dalle sue omelie e dai suoi discorsi - questioni quali il rapporto fra fede e libertà, la liturgia, la figura storica di Gesù, il rapporto fra la Chiesa domestica e la Chiesa universale, il ruolo della tradizione a partire dalla controversa remissione della scomunica ai vescovi della Fraternità sacerdotale San Pio X. Nella seconda parte, intitolata "Piccoli contributi al pensiero teologico di Joseph Ratzinger", l'autore ha invece raccolto alcune omelie sempre dedicate al pensiero del Papa e le sue introduzioni alla lettura delle tre Encicliche finora pubblicate. Con questo libro le Edizioni Lindau, d'intesa con l'Istituto Papa Benedetto XVI di Ratisbona, inaugurano una serie di volumi dedicati alla teologia di Joseph Ratzinger.
Oggi più che mai, la fede deve tuffarsi in maniera responsabile e credibile nella propria profondità insondabile. Se questo libro cerca di riprendere le parole fondamentali della fede cristiana, è esattamente per promuovere una chiesa che vive il mistero e suscita la gioia del credere.
Descrizione
La Chiesa si muove oggi convulsamente tra management e spiritualità, tra sviluppo dell’organizzazione e approfondimento della fede. Ma la missione fondamentale della Chiesa consiste nell’essere strumento docile al servizio della realizzazione della salvezza da parte dello Spirito di Dio nel cuore degli uomini.
Il libro raccoglie “letture spirituali” e promuove una Chiesa che vive il mistero e suscita la gioia della fede. «Nella fedeltà al concilio, lavoriamo a un futuro buono della Chiesa se inquadriamo i tanti discorsi che facciamo in essa nell’unico discorso relativo a Dio».