«Nel mezzo della vita siamo avvolti dalla morte (Media vita in morte sumus)», canta un antico corale gregoriano. Per quanto aspra, è una verità ineluttabile, apparentemente priva di consolazione. Lì si cela, tuttavia, la promessa gioiosa e rassicurante della fede cristiana che ha il suo culmine nelle celebrazioni pasquali. Le meditazioni del cardinal Koch, seguendo questo filo conduttore, fungono da guida spirituale in un viaggio che parte dal mercoledì delle ceneri, attraversa tutta la Quaresima, giunge alle solennità del Triduo pasquale e si prolunga nel tempo di Pasqua fino all'Ascensione e alla Pentecoste. Le sue parole ci svelano il significato più profondo delle feste cristiane, come un faro che ci permette di seguire con intensità il cammino dall'oscurità della croce alla luminosa gioia pasquale. Lì, specchiandoci nel Risorto, possiamo abbracciare e assaporare la gioia della fede. Una guida spirituale, di facile lettura, fatta di meditazioni a firma del cardinal Koch «Un autentico tesoro, e non solo per quanti sono chiamati a tenere l'omelia nel corso di questi novanta giorni» (Stefan Kronthaler).
Nessuna chiesa può permettersi di investire le proprie energie nello sforzo di rimarcare una differenza rispetto alle altre chiese. L'impegno dev'essere teso, piuttosto, a proclamare insieme la parola di Dio, in una società in cui Dio ci è diventato in gran parte estraneo. Ecco perché il cardinal Koch rivisita le principali questioni oggetto di controversia tra le chiese separate, in una duplice prospettiva: da un lato, esamina i risultati positivi che sono già stati conseguiti nel dialogo ecumenico; dall'altro, si concentra su ciò che è di stimolo verso una maggiore unità, per una confessione comune di Cristo. L'atteggiamento che ispira questa proposta è quello di imparare dagli errori del passato e di apprendere gli uni dagli altri, in una fiducia reciproca. Il rinnovamento non è infatti solo un assillo delle chiese evangeliche, così come l'unità non è solo una prerogativa della chiesa cattolica. Tutti possono e devono riscoprire che lo scambio di doni è la linfa vitale del vero ecumenismo.
Nell’evento del Natale diventa sperimentabile che siamo dinanzi non a un “cosa” ma a un “chi”, cioè a persone concrete: la fede cristiana è una relazione viva con quel Dio che a Natale mostra il suo volto di uomo.
Il cardinal Koch ci guida ad accostare il Natale assumendo la prospettiva dei suoi attori principali. Ci sollecita così a non essere spettatori e nemmeno semplici comparse, ma a vivere in prima persona l’evento narrato, nella sua attualità, e a passare per così dire all’azione.
Un libro che ripercorre i racconti dell’infanzia partendo dai protagonisti di quel grandioso affresco di vita. E invita lettori e lettrici ad entrare loro stessi nell’evento, prendendovi parte come persone di questo nostro presente.
Fra i documenti del Vaticano II, "Nostra Aetate" è quello che ha rappresentato un esempio di ricezione accrescitiva: non solo ha rovesciato la catechesi del disprezzo, ma ha aperto una via nella quale sono passati sia i rapporti teologici fra chiesa ed ebraismo, sia i rapporti politici fra Santa Sede e Stato di Israele, sia le occasioni di scambio culturale e accademico. Questo libro dà il senso di quanto sia stato lungo e fecondo il cammino che da "Nostra Aetate" ad oggi ha trasformato le relazioni fra Israele e la Chiesa e offre sia allo studioso sia al lettore un accesso a quei documenti così recenti e così importanti che gettano le basi per un cinquantennio di fraternità e speranza (Alberto Melloni). Il volume - che raccoglie studi e documenti, in inglese e in italiano, ed è corredato da un inserto fotografico a colori - è frutto della collaborazione tra l'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede e la Pontificia Università Urbaniana.
Secondo l'autore, il cardinale Kurt Koch, autore del volume, la grande eredità di Benedetto XVI è la dimostrazione dell'attendibilità del vincolo amore e ragione, eredità che permane anche dopo il suo ritiro dal soglio pontificio e sul cui fondamento papa Francesco continua a costruire. L'obiettivo del presente libro, che approfondisce tutti i precedenti lavori del cardinale Koch sul pensiero teologico di papa Benedetto XVI, è quello di ricordare quell'eredità, al fine di renderla utile rispetto alle sfide di fronte alle quali si trovano oggi la fede cristiana e la Chiesa. Nella Prefazione l'autore si augura che questa opera possa aiutare ad approfondire, nel cammino di vocazione cristiana che si basa nell'essere "collaboratori della verità", i tratti fondamentali e così ricchi di prospettive di uno tra i teologi più significativi e sottili del momento.
«El núcleo íntimo de la fe cristiana no es ante todo una cosmovisión ni un programa moral, sino una relación y, más en concreto, la relación con una persona. El cristianismo es fe en Jesucristo, en quien Dios nos ha mostrado a los seres humanos su rostro verdadero; consiste en entablar y vivir una relación de íntima amistad con el Cristo crucificado y resucitado. Al igual que en toda amistad humana los amigos de nuestro amigo se convierten también en amigos nuestros, así no es posible vivir como cristianos la amistad con Cristo sin vincularnos al mismo tiempo con todos los amigos de este. Entablar amistad con Cristo significa, en consecuencia, incorporarse simultáneamente a la gran comunidad de sus amigos, llamada Iglesia por la fe cristiana».
Esta convicción profunda, expresada en las primeras líneas del «Prólogo a la edición en lengua española», es uno de los pilares de la presente eclesiología de Kurt Koch, quien nos ofrece una visión de conjunto de la Iglesia que es, por su misma esencia, Pueblo de Dios, Cuerpo de Cristo y communio, y está llamada a ser hogar que dé vida y esperanza a los seres humanos hasta más allá de la muerte.
Kurt Koch insiste en la necesidad urgente de iniciar a las personas al bautismo y la eucaristía, centro de la vida eclesial. Expone también cuáles son los gestos fundamentales de la comunidad eclesial: la predicación, la liturgia y la diaconía. Y, tras presentar tres dimensiones de la Iglesia: mariana, apostólica y católica, concluye su obra con esta expresión de su pasión por el ecumenismo: «Para quien quiere permanecer fiel al impulso ecuménico del concilio Vaticano II, una cosa es segura: que solo un ecumenismo que anhela profundamente la unidad visible de la Iglesia, y que ora y labora por esa unidad, es fiel al concilio y conducirá hacia un futuro esperanzador. Porque también y especialmente en la recuperación ecuménica de la unidad visible de la Iglesia se juega la catolicidad plena de la Iglesia y su testimonio digno de crédito en el mundo actual».
KURT KOCH, nacido en Emmenbrücke (Cantón de Lucerna, Suiza) en 1950, obtuvo su licenciatura en teología en 1975 y fue ordenado sacerdote en 1982. Doctor en teología con la tesis «El Dios de la historia. La teología de la historia en Wolfhart Pannenberg como paradigma de una teología filosófica en perspectiva ecuménica», fue catedrático de teología dogmática y ciencia litúrgica en la Facultad de teología de Lucerna.
Obispo de la diócesis de Basilea (1995-2010) y presidente de la Conferencia Episcopal Suiza (2007-2009), fue nombrado por Benedicto XVI en 2010 presidente del Pontificio Consejo para la Promoción de la Unidad de los Cristianos, y fue confirmado en este ministerio por el papa Francisco en 2014. Creado cardenal en 2010, es miembro, entre otros dicasterios de la Curia romana, de la Congregación para la Doctrina de la Fe y del Pontificio Consejo para el Diálogo Interreligioso.
A distanza di 50 anni dalla sua apertura, il Concilio Vaticano II si trova tuttora al centro di un serrato dibattito affinché possa essere debitamente compreso per imprimere un maggior dinamismo alla Chiesa di oggi. Sin dal 1978 Joseph Ratzinger, allora consultore teologico per il Concilio Vaticano II, ha incontrato i suoi ex studenti del dottorato per uno scambio di idee, consuetudine che ha mantenuto anche quando è stato eletto Papa. Nel presente volume sono raccolti in particolare gli interventi della riunione del circolo degli studenti di Benedetto XVI tenutasi nel 2010 a Castelgandolfo. È presente inoltre un corposo contributo del Card. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l'Unita dei Cristiani, che in quell'occasione è stato invitato come relatore. Il libro offre dunque a tutti i lettori un'occasione unica per conoscere più da vicino il punto di vista di Papa Benedetto XVI sul Concilio Vaticano II.
La liturgia es el centro de la vida cristiana. Pero ¿hasta qué punto está capacitado para ella el hombre moderno y qué forma de liturgia es hoy la adecuada y puede ser celebrada con espíritu viviente para glorificación de Dios y salvación de los hombres?
«La liturgia es la cumbre a la cual tiende la actividad de la Iglesia y, al mismo tiempo, la fuente de donde mana toda su fuerza» (SC 10). Quien desee experimentar de nuevo el carácter fundamental y decisivo de la liturgia, de acuerdo con estas palabras del concilio Vaticano II, debe adquirir una y otra vez clara conciencia de las cuestiones centrales de la liturgia desde sus perspectivas teológicas y espirituales. Los autores de este volumen ofrecen una visión iluminadora de la amplitud y las múltiples facetas de la liturgia. Señalan perspectivas en el actual debate sobre su reforma e indican caminos para su renovación, revitalización y ahondamiento.
«Lo que necesitamos es una reforma de nuestras reformas litúrgicas que vaya hasta el fondo, una renovada cultura litúrgica sacramental en la que la liturgia sea epifanía, en la que se alcance la experiencia de la infinita excelsitud y la ilimitada fascinación del Dios santo en los momentos de quietud, contemplación y escucha, adoración y alabanza» (Walter Kasper).
GEORGE AUGUSTIN, sacerdote palotino y doctor en teología, dirige el Instituto de Teología, Ecumenismo y Espiritualidad «Cardenal Walter Kasper», centro vinculado a la Escuela Superior de Filosofía y Teología de Vallendar (Alemania), donde es profesor de teología fundamental y dogmática. Además, acompaña espiritualmente a sacerdotes en la diócesis de Rottemburgo-Stuttgart. En la Editorial Sal Terrae ha publicado sus libros: Llamados a la alegría: el gozo de ser sacerdote y, como editor, El desafío de la nueva evangelización y El problema de Dios, hoy.
ALBERT GERHARDS. Doctor en teología, Profesor de liturgia en la Facultad de Teología Católica de la Universidad de Bonn.
WINFRIED HAUNERLAND. Doctor en teología, Profesor de liturgia en la Facultad de Teología Católica de la Ludwig-Maximilians-Universität (Múnich).
WALTER KASPER. Cardenal, Presidente emérito del Pontificio Consejo para la Promoción de la Unidad de los Cristianos (Roma).
KURT KOCH. Cardenal, Presidente del Pontificio Consejo para la Promoción de la Unidad de los Cristianos (Roma).
Nella società moderna la Chiesa viene spesso percepita come un'organizzazione o un'istituzione, trascurandone la dimensione pastorale e spirituale, propria della concezione cristiana. Questo libro intende valorizzare proprio questa visione religiosa della Chiesa, intesa come comunità di fede, come popolo di Dio, concentrandosi sui suoi tratti essenziali. Il Card. Koch descrive nella prima parte del volume la vita e la struttura della Chiesa, nella seconda prende in esame il tema dell'iniziazione e i problemi ad essa connessi, nella terza parte tratta le azioni fondamentali della Chiesa e infine nell'ultima parte vengono identificate quelle dimensioni della Chiesa nelle quali si concentra la sua essenza più specifica, vale a dire la dimensione mariana, apostolica e cattolica.
Per non perdere la speranza dell'unità visibile di tutti i cristiani.
La divisione dei cristiani è un peccato e uno scandalo evidente, che va a scapito della testimonianza resa al vangelo di Cristo. Con estrema lucidità l'autore presenta l’attuale situazione dell’ecumenismo, mettendo in evidenza le varie “pietre d’inciampo” che oggi ostacolano il cammino verso l’unità visibile dei cristiani, e propone scelte concrete da compiere nel futuro. Senza rassegnarsi alla realtà della divisione, il cardinale Koch invita alla riscoperta di una peculiare spiritualità ecumenica che diventi un solido ponte per un’unità nella diversità. Il presente libro offre nuovi impulsi a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ecumenismo.
Kurt Koch (Emmenbrücke 1950), vescovo di Basilea dal 1995 e impegnato da tempo nel dialogo ecumenico, il 1º luglio 2010 viene nominato presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Dal 1985 fino alla nomina episcopale è stato docente di dogmatica e di liturgia alla Facoltà teologica dell’Università di Lucerna. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Quale futuro per i cristiani? (2010).