«Oggi l’uomo medio è sempre più preda di un generale sentimento di assenza di significato»: è questa la constatazione da cui prende le mosse la logoterapia, la corrente della psicoterapia fondata da Viktor E. Frankl (dove lógos, appunto, è da intendersi nell’accezione greca di «senso»). Negli scritti e nelle conversazioni col giornalista Franz Kreuzer qui raccolti, lo psichiatra austriaco, partendo dalle proprie esperienze di vita – comprese quelle nei lager nazisti –, ci parla della volontà di significato che anima l’essere umano e di come la logoterapia aspiri proprio a stimolare la nostra capacità di colmare quel vuoto esistenziale che è causa, spesso misconosciuta, di disagi e nevrosi.
Con il progressivo sgretolarsi dei valori tradizionali, lo smarrimento e la frustrazione dovuti alla mancanza di senso possono colpire ciascuno di noi; secondo Frankl, la volontà di trovare un significato non solo in ciò che si fa (al lavoro o a casa), ma anche in ciò che si sperimenta (amore, arte) e in ciò che si soffre (malattie e conflitti) ci permette di realizzarci e migliorarci come persone.
Solo così, di fronte alle innumerevoli domande che la vita ci pone, giungeremo «alla consapevolezza dell’essere-responsabile, che è appunto un tratto essenziale dell’esistenza umana».
Il libro presente le conversazione che il giornalista F. Kreuzer ha avuto con Viktor Frankl, il celebre psichiatra austriaco fondatore della logoterapia.