Maestro assoluto della pittura, Raffaello contribuì con il suo talento a dar corpo alla visione universale della Chiesa Romana dei pontefici Giulio II e Leone X all'inizio del Cinquecento, esercitando un'influenza duratura sul linguaggio artistico di generazioni di pittori e scultori. Nonostante la fama dell'artista, poco si conosce della sua vita privata, pochi i documenti noti, pochissime le biografie disponibili al grande pubblico. Con il suo Raffaello. La rivoluzione dell'antico, Claudia La Malfa colma questo vuoto: grazie allo studio aggiornato di documenti inediti e fonti mai considerate, restituisce una narrazione delle diverse stagioni del grande pittore. Al centro vi è naturalmente l'arte di Raffaello, la sua relazione con una classicità studiata a fondo e reinterpretata in maniera unica. Il genio di Raffaello è la rivoluzione dell'antico, la rilettura dei modelli della classicità e il loro adattamento al linguaggio della sua epoca. L'analisi dettagliata dei dipinti e delle opere di Raffaello si intreccia alle diverse stagioni della sua vita: dal periodo umbro al trasferimento a Siena, dall'incontro a Firenze con Michelangelo e Leonardo all'approdo a Roma, acme della sua carriera, fino alla prematura morte il 6 aprile 1520, all'età di 37 anni. Claudia La Malfa mette in luce studi, amicizie, relazioni e collaborazioni di un maestro che conobbe quasi subito la fama, ma fece di questa notorietà uno strumento per la ricerca di un linguaggio nuovo che avrebbe segnato una delle più importanti rivoluzioni nella storia dell'arte.