Tante voci si mescolano in questo libro: papi, preti e pastori, comunità di diverse confessioni religiose, grandi donne e grandi uomini di fede (Etty Hillesum, Madre Teresa, Teilhard de Chardin, Carlo Maria Martini) e presentano a Dio le tante sfaccettature di un inesauribile anelito a un mondo di pace e di giustizia, a un'umanità riconciliata e capace di riconoscere l'altro come una ricchezza inestimabile e non più come un pericolo.
Per rendere i cristiani più consapevoli della loro identità e del loro impegno nella vita e nella missione della Chiesa, l'ecclesiologia del Concilio Vaticano II ha riscoperto che alla base della loro vita sta la dottrina del "regale sacerdotium" che, a buon diritto, può essere definita come il fondamento dogmatico liturgico della "spiritualità" dei fedeli a ragione dello stretto legame che ha con la visione della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, e con i Sacramenti dell'iniziazione cristiana. Lo scopo del presente studio è quello di provare ad indagare come una tematica teologico liturgica particolarmente attuale, come quella del sacerdozio comune dei fedeli, sia una verità di fede da sempre creduta e affermata nella Chiesa (lex credendi) tanto da confluire nella creazione e nella stesura dei testi liturgici (lex orandi) affinché la partecipazione ai Divini Misteri stimolasse i fedeli ad assumere uno stile di vita più autenticamente cristiano (lex vivendi). Da quest'analisi avremo così la possibilità di osservare come tale dottrina si propone di insegnare ai battezzati che non può esistere dicotomia tra culto e vita in quanto la vita in Cristo, iniziata col Battesimo e rinsaldata con la Confermazione rende sacro ogni aspetto dell'esistenza facendo di ogni azione un'oblazione e un sacrificio spirituale che trova nella partecipazione all'Eucaristia la sua più alta manifestazione.
Cristianesimo e islam nel passato e nel presente: un percorso tra divergenze e analogie, nodi e snodi
La Bibbia nel Corano: Adamo, Eva, Caino, Abele, Abramo, Giuseppe figlio di Giacobbe, Maria e Gesù
I musulmani in Europa: la sfida della multiculturalità e la necessità dell’accoglienza e dell’ascolto
E' possibile ai musulmani tentare una lettura islamica della Bibbia e ai cristiani un approccio cristiano del Corano sfuggendo a volontà proselitiste e a pretesti polemici?
Una riflessione alla ricerca dei presupposti culturali e teologici, per un confronto interculturale e un dialogo islamo-cristiano oltre gli stereotipi.
Dalla quarta di copertina:
E' possibile ai musulmani tentare una lettura islamica della Bibbia e ai cristiani un approccio cristiano al Corano sfuggendo a volontà proselitiste e pretesti polemici? E' possibile trovare nelle diverse tradizioni religiose forme complementari di una comune ricerca dell’unica Verità?
La riflessione di La Torre intorno ai concetti chiave della fede islamica e al rapporto teologico tra Bibbia e Corano si pone nell’ottica di un autentico confronto interculturale, del superamento di equivoci e incomprensioni, per un dialogo islamo-cristiano oltre gli stereotipi.
Analizzando convergenze e divergenze tra i due testi sacri, La Torre intende così fornire un contributo alla ricerca nell’"altro" del volto di Dio.