Antonio Labriola è stato uno dei massimi rappresentanti del marxismo italiano insieme ad Antonio Gramsci che, pur appartenendo a una temperie culturale e politica assai diversa, nei "Quaderni del carcere" ne sottolineò l'importanza per l'energia con cui aveva rivendicato l'autonomia teorica del pensiero di Marx. Essa è argomentata in primo luogo nei "Saggi sul materialismo storico" (1895-98), che ebbero una circolazione europea e ancora oggi costituiscono un punto di riferimento essenziale della fortuna di Marx tra Otto e Novecento. In questa lunga riflessione si inseriscono le pagine, tratte dal lascito manoscritto di Labriola, rimaste inedite fino ad ora e pubblicate qui per la prima volta, nelle quali è abbozzata una biografia intellettuale di Marx. Esse contribuiscono a mostrare, da un punto di vista particolare, la ricchezza e l'originalità della riflessione labriolana su Marx.
A centodieci anni dalla morte, il volume intende contribuire nuovamente a diffondere l'opera di Antonio Labriola: fra i maggiori filosofi italiani e primo originale interprete della filosofia di Marx in Italia. Attento alla rielaborazione hegeliana di Spaventa, Labriola approfondisce in maniera originale alcuni classici della filosofia e i testi della scuola herbartiana. La "Prolusione" prelude alla lettura di Marx culminata con la scrittura dei "Saggi". La raccolta offre un quadro esaustivo della produzione teorica del filosofo, ripubblicando in unico volume testi da tempo non più disponibili, l'insieme dei "Saggi sulla concezione materialistica della storia" nella forma voluta dall'autore per l'ultima edizione apparsa in vita (1902), oltre a "Inediti giovanili", e ad altri inediti che si ripubblicano nel testo stabilito da Croce e Dal Pane. L'ampio saggio di Luca Basile costituisce un'introduzione compiuta al pensiero dell'autore. Le note e gli apparati a cura di Lorenzo Steardo accompagnano anche il lettore meno esperto nella lettura dei testi. La bibliografia ripropone, integrandolo, il ricco repertorio di opere labrioliane e studi critici curato da Nicola Siciliani de Cumis alla fine degli anni Settanta. Postfazione di Biagio De Giovanni.
Antonio Labriola, massimo filosofo marxista italiano, ebbe speciale attenzione per l'esperienza religiosa e per i valori rivoluzionari, dal punto di vista sociale, di cui essa può essere incubatrice e motore. Nelle pagine dei suoi saggi si possono incontrare molte osservazioni sia sul cristianesimo primitivo che su figure come fra Dolcino il quale con la sua azione si inscrive pienamente in questa storia tragica e gloriosa. Alessandro Savorelli ha ritrovato nelle carte di Labriola appunti inediti delle lezioni da lui tenute all'Università su Fra Dolcino e le Edizioni della Normale li pubblicano in questo volume per ricordare una figura di prima grandezza della vita religiosa italiana e uno dei più grandi intellettuali della nostra storia nazionale.