Descrizione dell'opera
Non si può non avere a cuore la vita dei giovani: essi rappresentano il futuro e la speranza del mondo, sono il perno su cui ruotano i sogni e i progetti che danno vita alle cose.
In una lettera, rivolta direttamente ai giovani e ai loro educatori, il vescovo di Rimini, con linguaggio immediato ed efficace, entra nelle pieghe dell'esistenza di chi, pur in mezzo a fragilità e insicurezze, desidera una vita piena e autentica, una vita felice. La gioia di essere e di dirsi cristiani.
Sommario
Introduzione Ma che sta succedendo? Può un cristiano essere felice? Vangelo: vedi alla voce «Felicità». L'ansia del futuro. Il fascino tenebroso del male. Dov'è Dio quando noi soffriamo? La felicità della Pasqua. La gioia di essere cristiani. La felicità c'è: io l'ho incontrata. Una conclusione aperta.
Note sull'autore
FRANCESCO LAMBIASI,vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato: L'autenticità storica dei Vangeli. Studio di criteriologia (21986); Lo Spirito Santo: mistero e presenza. Per una sintesi di pneumatologia,con Dario Vitali (2005); Vorrei pregare con la Bibbia. Lettera a Cristiana sulla lectio divina(32009); Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del Vangelo (22011); ABC della fede (22008), Figli nel Figlio. Novena di Natale (22007) e Fare i cristiani. Alcuni aspetti della formazione alla vita cristiana (2011).
In una lettera pastorale, l'autore offre alcune significative riflessioni su come nasce e si sviluppa l'esperienza cristiana. Egli non presenta un mini-trattato sulla vita cristiana, ma propone una serie di spunti da esplorare e tradurre in pedagogia di vita cristiana.
I testi qui raccolti sono il frutto di due intense riflessioni proposte dal vescovo, mons. Francesco Lambiasi, in questi primi mesi del suo episcopato. Scaturite da distinte circostanze (la prolusione al nuovo anno accademico dell'ISSR "A. Marvelli" e la lezione magistrale tenuta all'Università di Bologna - Polo di Rimini) queste due riflessioni trovano la loro profonda connessione nel rinnovato incontro tra fede e ragione, tra verità e libertà, tra conoscenza e amore. In profonda sintonia con la più autentica tradizione del pensiero cristiano, il vescovo Lambiasi ci mostra, con magistrale sintesi, come la verità manifesta diviene amore e, nel contempo, come l'amore realizzato si trasformi in bellezza.
Un laico scrive a un prete e un vescovo a un laico. Con taglio diretto, personale si narra il sentimento cristiano di stupore e gratitudine di fronte al mistero insondabile dell'amore del Padre. Dalla bellezza della chiamata, al mistero dell'eucaristia, al segno misericordioso della penitenza e della riconciliazione. Ma esiste uno stile "giusto" nelle relazioni tra preti e laici? Queste due lettere rinnovano corresponsabilità, comunicazione e speranza. Per coltivare una profondità interiore che nasce da un buon rapporto con se stessi e da una vita di comunione. Per essere, infine, lanterne e scintille. In un unico abbraccio: cielo e terra, eternità e storia.
Lungo i giorni della novena di Natale il sussidio accompagna all’incontro col Bambino avvolto in fasce nella mangiatoia.
Strutturata in modo liturgico e lineare con un brano del Vangelo seguito da un breve commento che si chiude con una preghiera della tradizione cristiana, la novena è pensata come momento di preghiera, ma anche quale occasione di riflessione.
Sommario
Introduzione. Primo giorno - 17 dicembre. Natale: un avvenimento. Secondo giorno - 18 dicembre. L’unico Salvatore. Terzo giorno - 19 dicembre. Siamo amati dal Signore. Quarto giorno - 20 dicembre. L’appartenenza incrociata. Quinto giorno - 21 dicembre. Se non nasce in te... Sesto giorno - 22 dicembre. Betlemme-Nazaret: famiglia e identità. Settimo giorno - 23 dicembre. Luce delle genti: universalità. Ottavo giorno - 24 dicembre. Bambino: pulizia del cuore e dei sentimenti.
Note sull'autore
Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato L’autenticità storica dei Vangeli (1976, 21986), Lo Spirito Santo: mistero e presenza (2a edizione con D. Vitali, 2005), Vorrei pregare con la Bibbia (2005), Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del Vangelo (2006) e ABC della fede (2007).
Bastano poche parole per dire le finalità del libro e le sue modalità d'uso. Come ha scritto autorevolmente Giovanni Paolo II in quella 'carta di navigazione' per la Chiesa del III Millennio qual è la Novo Millennio ineunte, "è necessario che l'ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell'antica e sempre valida tradizione della lectio divina, che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l'esistenza". Questo è appunto lo scopo del testo: favorire la diffusione dell'esperienza della lectio divina, in modo che la Parola di Dio diventi il pane della quotidiana ruminazione per un numero sempre maggiore di credenti. Dopo aver proposto, in questa stessa collana, delle tracce di esercizi spirituali rispettivamente su ognuno dei quattro vangeli e sulla Prima Lettera di Pietro, l'Autore dedica questo itinerario ad un percorso contemplativo, ricavato dalla Lettera di S. Paolo ai Romani. Un prezioso strumento pensato principalmente per accompagnare una persona o un gruppo in un corso di esercizi spirituali. Ogni singola lectio può offrire materiale per un ritiro o una giornata di 'deserto'. Opportunamente adattato, il testo si potrebbe utilizzare anche per una scuola di preghiera o per una settimana di spiritualità.
Quante parole servono per dire il cristianesimo? Al termine del suo Vangelo, Giovanni afferma che la descrizione delle moltissime opere compiute da Gesù riempirebbe tanti libri che il mondo non potrebbe contenerli.
Eppure una parola c’è: è la Parola fatta carne, che ha il volto e il nome di Gesù di Nazaret.
Come in un abbecedario della fede, l’autore propone 21 parole del vocabolario cristiano, una per ogni lettera dell’alfabeto. Con stile agile e colloquiale, egli tratteggia attraverso termini di uso comune alcuni concetti chiave del cristianesimo.
Particolarmente adatto a un pubblico giovanile, il volume bene si colloca tra i validi strumenti per un “primo annuncio” della fede.
Sommario
Presentazione. A come agape. B come battesimo. C come conversione. D come domenica. E come eucaristia. F come fede. G come grazia. H come hallelujah. I come incarnazione. L come libertà. M come missione. N come Natale. O come obbedienza. P come Pasqua. Q come quotidiano. R come riconciliazione. S come Spirito. T come Tradizione. U come uomo. V come verità. Z come Amen.
Note sull'autore
Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato L’autenticità storica dei Vangeli (21986), Lo Spirito Santo: mistero e presenza (2a edizione con D. Vitali, 2005), Vorrei pregare con la Bibbia (2005) e Mi presenti Gesù? (2006).
I cieli e la terra passeranno, le mie parole non passeranno. Dopo duemila anni questa promessa di Gesù continua a compiersi. Ogni domenica la Chiesa risponde alla fame di verità e di pace dei suoi figli con il pane della vita, alla mensa della Parola di Dio e del santo vangelo. Così, nel giro di tre anni, si completa la lettura di tutti e quattro i vangeli: Matteo (anno A), Marco (anno B), Luca (anno C), mentre il vangelo di Giovanni viene distribuito in ognuno dei tre anni. il libro offre a sacerdoti e fedeli laici spunti di meditazione per prepararsi al vangelo domenicale.
La nostra società accusa un drammatico deficit di speranza. Per tanta gente la vita è tutto un correre, competere, confliggere: e poi? L'uomo di oggi vive senza sapere più perché; è come un viandante che non sa più chi sia e dove stia andando. . . La speranza è tramontata nell'orizzonte dell'uomo postmoderno perché egli ha smarrito la memoria, e il futuro gli causa più paura che desiderio. Esercizi di speranza indica un metodo, destinato a essere sempre più importante nella vita della Chiesa: un metodo di lettura sapienziale della storia, capace di quel discernimento che fa tesoro della Sacra Scrittura, guardando al presente con occhio critico e insieme partecipe. Francesco Lambiasi ci propone un cammino "spirituale" sulla Prima Lettera di Pietro, cioè un itinerario, scandito attraverso nove tappe, ciascuna organizzata a partire da un brano della Traccia di preparazione al Convegno di Verona 2006 che fa da apertura a una riflessione dagli ampi orizzonti, per terminare con suggerimenti per l'esercitazione personale e per la preghiera: un significativo strumento per annunciare e condividere la fede in Gesù Cristo, crocifisso risorto, unica salvezza del mondo e di ogni uomo e donna.
Una Parola al giorno è il dono che il vescovo Francesco Lambiasi invita a fare a se stessi, a qualunque età e in ogni condizione di vita. Sono vangeli feriali quelli che l'autore, coadiuvato da un gruppo di laici, commenta in queste pagine: feriali perché proposti dalla liturgia della Chiesa, dal lunedì al sabato di ogni settimana dell'anno. Ma feriali anche perché ricchi del sapore del pane che ogni giorno Dio offre alla tavola della nostra esistenza.Seguendo la scansione del calendario liturgico, dal tempo di Avvento ai giorni di Natale, dalla Quaresima alle settimane di Pasqua fino al tempo ordinario, il libro offre un breve commento al vangelo quotidiano: qualche spunto di meditazione e di vita per chi intenda fare della Parola la luce della propria giornata.Una raccolta preziosa che tenta felicemente di coniugare i temi sempre sconfinati e attuali della sequela del Signore, attraverso una lettura del vangelo a più voci, tante quanti sono i volti che accompagnano ogni giorno il cammino di fede di ciascuno.