Data di pubblicazione: Giugno 2010
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 15,00
La vetrata del corridoio riflette
le nostre sagome.
Vista così, la squadra sembra
un’armata. E invece è solo un
piccolo esercito. Mi infilo la
pistola nella fondina, sul fianco.
La copro con la felpa. Uno dei
ragazzi controlla di aver preso
le manette. Gesti ripetuti ogni
giorno. È una mattina come
un’altra e non mi passa per la
testa che un’operazione abituale
potrebbe finire male.
Non è mai successo. Finora.
Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l’ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. E, per i giovanissimi, impazzano hashish e maria. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da vent’anni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d’azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori – divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, “marocchi”, neri – e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all’ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur _ agile speranza di fargli capire di cambiare. Ed è una missione: lottare perché tante vite non finiscano in polvere.s
La vetrata del corridoio riflette
le nostre sagome.
Vista così, la squadra sembra
un’armata. E invece è solo un
piccolo esercito. Mi infilo la
pistola nella fondina, sul fianco.
La copro con la felpa. Uno dei
ragazzi controlla di aver preso
le manette. Gesti ripetuti ogni
giorno. È una mattina come
un’altra e non mi passa per la
testa che un’operazione abituale
potrebbe finire male.
Non è mai successo. Finora.
Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l’ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. E, per i giovanissimi, impazzano hashish e maria. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da vent’anni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d’azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori – divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, “marocchi”, neri – e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all’ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur _ agile speranza di fargli capire di cambiare. Ed è una missione: lottare perché tante vite non finiscano in polvere.s