Boemondo, "l'uomo di cui tutti parlano" (Boatus Mundi), ha riempito delle sue gesta l'orizzonte mediterraneo per un quarantennio circa, dal 1070 fino all'anno della sua morte (1111). Lo conobbero molte nazioni (Francia, Italia, Grecia, Siria) e molti popoli (Franchi, Italici, Bizantini, Turchi, Armeni, Siriaci). Si confrontò con papi, imperatori, emiri e sultani; a molti inflisse sconfitte, occupando infine un piccolo regno sulle sponde del Mediterraneo con capitale la città di Antiochia, posta sulla via per Gerusalemme, che da crociato aveva contribuito validamente ad aprire. Il suo mausoleo a Canosa racconta e tramanda, come una chanson de geste, il ricordo di un guerriero senza frontiere.
L'inedita storia secolare di una 'capitale' del Mediterraneo dal punto di vista della centralità bizantina.