L'Adult Attachment Projective Picture System (AAP) è uno strumento ideato da Carol George e Malcom West per l'assessment del pattern di attaccamento in età adulta e in adolescenza. È una misura basata sulla presentazione di un set di immagini che richiamano aspetti chiave della teoria dell'attaccamento. La standardizzazione della somministrazione, del sistema di codifica e le buone caratteristiche psicometriche consentono il suo utilizzo sia in ambito di ricerca sia in ambito clinico. Può essere annoverato anche tra i performance based personality test. Il volume è articolato in una prima parte che descrive lo strumento. La seconda parte è invece dedicata all'applicazione clinica dell'AAP in svariati ambiti diagnostici, quali l'assessment individuale, familiare, istituzionale e di valutazione dell'intervento, con l'intento di evidenziare come questo strumento non solo fornisca la classificazione del pattern di attaccamento, ma permetta la costruzione di profili di funzionamento dell'individuo. L'AAP appare quindi come uno strumento applicabile anche in ambito clinico, che può fornire utili spunti per completare il processo diagnostico individuale, per comprendere aspetti sintomatici del bambino alla luce del pattern di attaccamento dei genitori, per pensare agli obbiettivi terapeutici e infine per valutare alcuni aspetti dell'esito degli stessi. L'ultima parte del volume è dedicata a come si apprende l'AAP.
Scopo di questo lavoro è quello di introdurre il lettore ad una psicologia clinica psicodinamicamente orientata. Alla base del lavoro viene posta la teoria psicoanalitica, ma in particolare una ''comprensione clinica da un punto di vista psicoanalitico'' del soggetto e del suo disturbo. Nel corso di questo libro il lavoro clinico viene presentato nelle sue due diverse modalità fondamentali: un approccio diretto al caso ed un approccio indiretto (attraverso familiari, istituzioni, ecc.). Vengono poi distinti un approccio iniziale, un momento diagnostico in senso stretto ed infine la programmazione e la realizzazione di un intervento psicologico di supporto o di psicoterapia.
In questa seconda edizione rinnovata ed ampliata, si prendono in esame i diversi versanti della psicologia che, pur nelle loro peculiarità, possono fare luce su quella che nel corso del volume viene definita la 'Gestalt' del colloquio. In particolare vengono esaminati i contributi della psicologia genetica, della psicologia clinica dello sviluppo ad indirizzo psicoanalitico, della letteratura sul counseling, della psicologia clinica, della ricerca in psicoterapia, degli studi sulla conversazione e sul dialogo.