Il volume affronta il ruolo della valutazione nel contesto educativo e formativo, con l’intento di porsi quale strumento a supporto della didattica, aiutando il lettore a riconoscere e comprendere le problematiche e le strategie risolutive messe in atto nelle pratiche valutative. Un aspetto non marginale nella professionalità e qualità del valutatore consiste infatti nella capacità di affrontare, di volta in volta, la complessità delle situazioni reali e adottare in risposta scelte metodologiche coerenti e utili senza perdere di vista gli obiettivi e l’impianto complessivo che si intende perseguire. La valutazione, in particolare nell’ambito educativo e formativo, assume significato e valore se è pervasa da un’intenzionalità pedagogica che la pone al servizio dell’azione e dei contesti in cui si inserisce. Nel volume si è scelto di prendere in esame due esperienze di valutazione che insistono sulla formazione di operatori riportando la documentazione originale in forma integrale. In tal modo è stato possibile analizzare le situazioni proposte esaminandone anche i processi di genesi e sviluppo che in genere non traspaiono dalla reportistica ufficiale, incluse le difficoltà incontrate e le strategie perseguite per risolverle. I due progetti sono corredati da approfondimenti metodologici e da spiegazioni circa le motivazioni che hanno indotto a compiere le diverse scelte. Tali approfondimenti sono inseriti in appositi box per permettere di procedere con la lettura del testo principale senza soluzione di continuità oppure di soffermarsi, di volta in volta, sugli approfondimenti proposti. I box non hanno pretese di esaustività ma intendono fornire degli orientamenti a partire dall’analisi dei casi: alcuni propongono indicazioni pratiche e operative, per esempio sul trattamento dei dati, altri offrono commenti puntuali utili alla comprensione di passaggi specifici del testo.
Il ruolo degli insegnanti in una società in trasformazione è incerto; le dinamiche di mutamento delle istituzioni sociali e le difficoltà del compito educativo pervadono anche la scuola. Agli insegnanti sono rivolte molteplici richieste, in ordine sia all’istruzione sia all’educazione degli studenti, le quali presentano tuttavia ambiguità e ingenerano rischi di frammentazione e incoerenza. Da tale complessità, acuita dalla pluralità delle opinioni sociali e delle riflessioni, consegue indeterminatezza circa la definizione dell’insegnante come professionista. Con riferimento a tale scenario, questo libro esamina il contesto contemporaneo e delinea l’ipotesi che l’identità professionale degli insegnanti sia una struttura unitaria e complessa, progettuale e di matrice pedagogica. La professionalità del docente è indagata muovendo da prospettive diversificate che integrano le acquisizioni della riflessione teorica, i fondamenti epistemologici e i percorsi di ricerca empirica, nonché i risultati di un’indagine sugli insegnanti in Lombardia. L’identità professionale docente risulta un costrutto articolato, mutevole nel tempo e secondo le esperienze, la formazione, lo sviluppo personale, il contesto; si costituisce attorno a un nucleo forte, individuabile nell’intenzionalità educativa, in virtù di un processo di crescita originale e riflessivo. Il rapporto tra identità professionale dell’insegnante e progettualità è fondamentale: l’insegnamento è in sé una professionalità progettuale e la molteplicità dei modelli di riferimento rende necessaria al docente la costante progettazione della propria identità professionale. Riflettere sull’identità, oltre che sugli aspetti strumentali della professione, è una risorsa strategica per l’insegnante poiché solo un’identità forte e ben strutturata può affrontare le incertezze di un sistema in continua evoluzione.
Cristina Lisimberti è dottore di ricerca in Pedagogia. Ha svolto attività di ricerca sui temi della formazione, dell’identità professionale degli insegnanti e della progettazione. Svolge attività didattica nell’ambito della metodologia della ricerca e della metodologia della progettazione in campo formativo.