Per il testo biblico, l'autore ha avuto un amore appassionato, come testimoniano i saggi raccolti nel volume, dedicato alla figura teologica di Osea e ad alcuni altri profeti. Osea, Geremia, Giona acquistano, nella sua esposizione, la vividezza di contemporanei. L'«esegesi narrativa» dell'autore crea una «contemporaneità» tra il testo e il lettore, «ogni lettore ri-costruisce di nuovo il testo». Questo vale in modo particolare per un libro «profetico». Letteralmente, il profeta è «la bocca di Dio», parla al suo posto e in nome suo: «Così dice il Signore...» è l'incipit di ogni oracolo. Anche per questo la parola profetica è necessariamente contemporanea.
Per il testo biblico, Pietro Lombardini ha avuto un amore appassionato, come testimoniano i saggi raccolti nel volume, dedicato alla figura teologica del profeta e ad alcuni singoli profeti in particolare. Osea, Geremia, Giona acquistano, nella sua esposizione, la vividezza di contemporanei. L'"esegesi narrativa" di don Pietro crea una "contemporaneità" tra il testo e il lettore, "ogni lettore ricostruisce di nuovo il testo". Questo vale in modo particolare per un libro "profetico". Letteralmente, il profeta è "la bocca di Dio", parla al suo posto e in nome suo: "Così dice il Signore..." è l'incipit di ogni oracolo. Anche per questo, la parola profetica è necessariamente contemporanea. Presentazione di Giuseppe Dossetti jr.
""Dieci parti di bellezza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sapienza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sofferenza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha avute nove". Il Talmud babilonese riassume in questo modo la natura e il destino di una città al tempo stesso terrena e santa, una e plurale, luogo politico dove storia, simbolo e mito si intrecciano in modo indissolubile, sogno utopico che genera ebrei, cristiani e musulmani. Gerusalemme può affascinare o respingere nella sua diversità già nella percezione che il turista-pellegrino visualizza nell'istante stesso in cui percorre le sue strade. Ma in che cosa consiste questa diversità? È una sola, ma decisiva, risponde l'autore: l'emergere, a Gerusalemme, più o meno all'epoca in cui ad Atene nasce la polis democratica, dell'idea monoteista comunicata per rivelazione a Mosè sul monte Sinai. Prefazione di Brunetto Salvarani.
In quanto cristiani occidentali, all'origine della nostra cultura non c'è soltanto il cristianesimo, né soltanto l'ebraismo e attraverso di esso l'eredità medio orientale antica, ove è nata la città, ma anche la Grecia e Roma (l'ellenismo).
È un merito non piccolo della teologia al femminile (o teologia femminista) nella sua travagliata storia che dura ormai da due secoli l'aver portato alla luce e imposto all'attenzione di tutti la consapevolezza che l'Occidente ha usato (più o meno consapevolmente) la Bibbia come strumento di legittimazione di una società, di un ethos androcentrico (centrato sul maschio), patriarcale (dominato dal maschio) e sessista (discriminatorio sulla base del sesso).
Né il cristianesimo né l'ebraismo hanno inventato tutto ciò, ma certo non se ne possono chiamare fuori: nemmeno le Scritture ebraiche e cristiane ne escono indenni
Da prete cattolico, l'autore ha frequentato amorosamente la tradizione ebraica per anni, percorrendo un itinerario personale e intellettuale che passa attraverso il riconoscimento dell'indipendenza di senso della Bibbia ebraica, in quanto scritta dal popolo ebraico e ancor oggi custodita e interpretata da un ebraismo vivente. «Mi trovavo davanti un solo Libro e due eredi dello stesso: l'erede ebraico e l'erede cristiano. Problema complesso, perché ritenersi gli eredi legittimi non significa essere eredi buoni. Qui per me, esistenzialmente, vi è stato l'insorgere di un paradosso che dura tuttora e che intendo mantenere aperto: imparare a riconoscere l'altro che è in me rispettandolo come altro, diverso, senza sopprimerlo, accogliendolo e riconoscendolo come fratello, come partner di una stessa elezione e di una stessa alleanza, anche se vissuta per due strade diverse» (dalla Presentazione).
Il volume raccoglie dieci interventi di don Lombardini nati per circostanze diverse, che tuttavia costruiscono un percorso profondamente unitario.
Sommario
Presentazione (D. Gianotti). 1. Alla ricerca della relazione reciproca. Una prospettiva biblica. 2. Il corpo. Riflessioni biblico-talmudiche. 3. Cuore di Dio, cuore dell'uomo. Nelle Scritture e nell'interpretazione ebraica. 4. Torah e Eros. Sul ruolo dei sentimenti e delle passioni nelle Scritture ebraiche. 5. La paternità (materna) di Dio nell'Antico Testamento. 6. L'ospitalità nelle Scritture ebraiche. 7. Gerusalemme, città dell'altro. 8. L'universale e il particolare nella Bibbia ebraica. 9. Il Dio di Mosè. Una riflessione nel quadro della situazione attuale. 10. Bibbia e tradizione. Sottomissione, libertà, responsabilità.
Note sull'autore
PIETRO LOMBARDINI (1941-2007), ordinato sacerdote nel 1965 nella diocesi di Guastalla (ora diocesi di Reggio Emilia-Guastalla), studia alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico; dal 1968 insegna teologia fondamentale e Sacra Scrittura nello Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia. All'insegnamento istituzionale e al ministero pastorale ordinario don Pietro affiancò scelte di vita e impegno di animazione pastorale e biblica in contesti più informali, che testimoniano la sua esigenza di allargare i luoghi in cui si ascolta e si interpreta la Scrittura.
Note sul curatore
DANIELE GIANOTTI è presbitero della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. Ha compiuto la formazione teologica a Roma, dove ha studiato filosofia e teologia all'Università Gregoriana (1976-1981) e patristica all'Istituto Patristico Augustinianum (1981-1985). Dal 1985 insegna teologia sistematica presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia, di cui è stato direttore (2005-2010). È docente di teologia sistematica anche alla Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, dove è coordinatore del Dipartimento di storia della teologia. Presso le EDB ha pubblicato I Padri della Chiesa al concilio Vaticano II. La teologia patristica nella Lumen gentium (2010).