Data di pubblicazione: Luglio 2010
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 18,00
Lui e la sua musica
appartengono agli spazi aperti,
dove il battito d’ali dei piccioni
assomiglia a una platea che applaude.
Un genio dimenticato
dal mondo incontra
un giornalista distratto.
E cambia la sua vita.
Lopez descrive magnificamente l’effetto della
musica su un’anima che lotta per sovrastare il caos della follia.
— The Washington Post
Non si separa mai dal suo carrello, indossa quello che gli capita e dorme per strada a Skid Row, il quartiere più degradato di Los Angeles, dove bazzicano solo prostitute, tossici e diseredati dimenticati da Dio. Però quando suona il violino di fronte alla statua di Beethoven, Nathaniel Ayers diventa un altro: non più il farneticante senzatetto di colore, ma un virtuoso capace di esprimere con quello strumento scordato tutta l’armonia e il sentimento della musica. Il giornalista Steve Lopez lo sente e ne resta affascinato. Che vicenda si nasconde dietro un uomo che non ha di che vivere ma conosce intere sinfonie, che dorme in mezzo ai topi ma è in grado di accordare gli strumenti? Giorno per giorno, ne raccoglie le parole sconnesse, i ricordi, le sfuriate e i deliri, fino a ricostruire la storia di una promessa della musica che, nero in un mondo di bianchi, era riuscito a entrare nella più celebre accademia musicale americana, la Juilliard School. Dove, la competitività esasperata e l’ansia di raggiungere un’inarrivabile perfezione avevano scatenato la sua schizofrenia e l’avevano confinato in un mondo di paranoie e ossessioni, estraniandolo gradualmente dalla scuola e dalla famiglia. Non dalla musica, però, unico legame rimasto fra lui e il mondo. E proprio grazie al potere consolatorio delle note, Steve Lopez tenta di liberare Nathaniel dagli antichi fantasmi e di restituirlo alla realtà, attraverso graduali progressi, improvvisi trionfi e violente ricadute. Questa è la storia vera di un’amicizia inattesa, complessa e a tratti straziante tra un giornalista affermato e un barbone, che insegna a entrambi il senso più profondo di se stessi, ma è anche una riflessione sui limiti e sulle potenzialità del genio, sospeso in precario equilibrio tra i vertici dell’eccellenza e le brusche discese nei meandri della follia.
Steve Lopez, giornalista, tiene dal 2001 una rubrica sul “Los Angeles Times”. Proprio sulle colonne del quotidiano ha pubblicato gli articoli sulla storia di Nathaniel Ayers da cui ha tratto Il solista.
Lui e la sua musica
appartengono agli spazi aperti,
dove il battito d’ali dei piccioni
assomiglia a una platea che applaude.
Un genio dimenticato
dal mondo incontra
un giornalista distratto.
E cambia la sua vita.
Lopez descrive magnificamente l’effetto della
musica su un’anima che lotta per sovrastare il caos della follia.
— The Washington Post
Non si separa mai dal suo carrello, indossa quello che gli capita e dorme per strada a Skid Row, il quartiere più degradato di Los Angeles, dove bazzicano solo prostitute, tossici e diseredati dimenticati da Dio. Però quando suona il violino di fronte alla statua di Beethoven, Nathaniel Ayers diventa un altro: non più il farneticante senzatetto di colore, ma un virtuoso capace di esprimere con quello strumento scordato tutta l’armonia e il sentimento della musica. Il giornalista Steve Lopez lo sente e ne resta affascinato. Che vicenda si nasconde dietro un uomo che non ha di che vivere ma conosce intere sinfonie, che dorme in mezzo ai topi ma è in grado di accordare gli strumenti? Giorno per giorno, ne raccoglie le parole sconnesse, i ricordi, le sfuriate e i deliri, fino a ricostruire la storia di una promessa della musica che, nero in un mondo di bianchi, era riuscito a entrare nella più celebre accademia musicale americana, la Juilliard School. Dove, la competitività esasperata e l’ansia di raggiungere un’inarrivabile perfezione avevano scatenato la sua schizofrenia e l’avevano confinato in un mondo di paranoie e ossessioni, estraniandolo gradualmente dalla scuola e dalla famiglia. Non dalla musica, però, unico legame rimasto fra lui e il mondo. E proprio grazie al potere consolatorio delle note, Steve Lopez tenta di liberare Nathaniel dagli antichi fantasmi e di restituirlo alla realtà, attraverso graduali progressi, improvvisi trionfi e violente ricadute. Questa è la storia vera di un’amicizia inattesa, complessa e a tratti straziante tra un giornalista affermato e un barbone, che insegna a entrambi il senso più profondo di se stessi, ma è anche una riflessione sui limiti e sulle potenzialità del genio, sospeso in precario equilibrio tra i vertici dell’eccellenza e le brusche discese nei meandri della follia.
Steve Lopez, giornalista, tiene dal 2001 una rubrica sul “Los Angeles Times”. Proprio sulle colonne del quotidiano ha pubblicato gli articoli sulla storia di Nathaniel Ayers da cui ha tratto Il solista.