Anche se ormai la lingua italiana non è più - come già per secoli - patrimonio di una minoranza della popolazione, ancora oggi oltre due terzi degli italiani usano quotidianamente un dialetto, in alternanza con la lingua nazionale. Questa resistenza della dialettofonia fa sì che la conoscenza della realtà linguistica dell'Italia contemporanea non possa dirsi completa se si escludono i dialetti. La varietà, la ricchezza, la vivacità d'uso, la classificazione, la storia, i caratteri distintivi dei dialetti italiani e la metodologia del loro studio in un manuale sistematico, completo, sintetico, aggiornato.
Come parla l'informazione pubblica nell'Italia di oggi? Male. Male, s'intende, per la formazione di cittadini con una coscienza politica. Parla invece benissimo per il mantenimento degli assetti di potere. È questa una critica che al sistema dell'informazione muoveva la cultura di sinistra intorno al Sessantotto. Oggi, all'apparenza, è tutto cambiato. Il giornale e il tg parlano per farsi capire da tutti. Parlano, anzi, una lingua ostentatamente "vicina alla gente": il tg del Duemila è ben diverso dal grigio notiziario dei primi decenni Rai e il giornale oggi non è più il quotidiano d'una volta. Ma questa immediatezza è, in realtà, la cifra di uno stile che impone la semplificazione populistica all'analisi, l'emotività al raziocinio.