Un libro per comprendere il «ritorno della religione» oggi nell'incertezza dell'esistenza umana. La definizione di religione come "prassi di superamento della contingenza" da parte di uno dei protagonisti del dibattito internazionale sui rapporti tra religione, società e politica.
Una riflessione sulle condizioni di vita delle società complesse contemporanee mostra come l'eredità liberale dell'Illuminismo si sia alla fine imposta con successo contro la parte totalitaria di questa stessa eredità. Nelle nostre società, paradossalmente, l'indipendenza dal sapere degli esperti aumenta, smentendo tutte le teorie tecnocratiche fondate sulla inarrestabilità della trasformazione della politica in puro dominio. Il peso del Common Sense aumenta, così come cresce la necessità di "autodeterminazione morale" da parte dell'individuo e dunque il ruolo e l'importanza di realtà primarie e insostituibili come la famiglia. Se alla fine Orwell ha avuto torto, perché ciò è avvenuto? Nella risposta a queste domande il presente libro svela le nuove forme della politica dopo l'Illuminismo, attraverso saggi su politica e religione dopo l'Illuminismo, Karl Jaspers e il moralismo politico, sulla critica delle teorie tecnocratiche, sul significato illiberale del '"68", e sulla "politica simbolica".