Nel volume viene descritto l’impegno del Pontefice nel portare avanti le iniziative e le decisioni sugellate dal Concilio Vaticano II. L’analisi della sua teologica ecumenica di ispirazione conciliare qui proposta risulta essere interessante soprattutto in virtù del fatto che Francesco, al contrario dei suoi immediati predecessori, non ha preso parte alle sessioni conciliari. Il volume si snoda attorno a quattro capitoli che, partendo dall’esame dei primi gesti e dei primi passi del suo pontificato carichi di potenziale ecumenico (1), affrontano la ricerca delle radici di tale atteggiamento nella sua biografia grazie all’esame della sua posizione in qualità di Pastore della Chiesa in Argentina come promotore del “bene comune” volto alla ricerca di una convivenza pacifica (2); successivamente evidenziano il contributo personale di Francesco all’ecumenismo mediante il riesame delle sue parole e delle sue azioni alla luce del panorama ecumenico nel dialogo con le Chiese ortodosse e le Chiese e comunità ecclesiali nate dalla Riforma avviata da Lutero (3); chiudono il volume con il programma ecumenico di papa Francesco contenuto all’interno di Evangelii gaudium, il documento programmatico del suo pontificato (4).