Cosa è davvero accaduto a Medjugorje fra il 1981 e il 1984? Un'indagine del direttore di Radio Maria svela i frutti di pace, guarigione e conversione di uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati al mondo. Cosa è davvero accaduto a Medjugorje fra il 1981 e il 1984? Cosa significarono i primi tempi delle apparizioni nel contesto di un paese comunista che mise a dura prova i veggenti? Aneddoti, testimonianze e curiosità si intrecciano, nel racconto di padre Livio, ai messaggi più significativi della Madonna nei primi tre anni: quelli sulla conversione, sul demonio, sul digiuno, sulla penitenza e la preghiera... messaggi che la "commissione Ruini" sembra aver riconosciuto nella loro autenticità. Dopo oltre 36 anni, la Regina della Pace continua ad apparire a Medjugorje. O, almeno, così asseriscono i sei veggenti che, dal 1981, hanno visto la Madonna decine di migliaia di volte e che, nel frattempo, sono cresciuti, si sono sposati, sono diventati genitori... Per esprimersi sul fenomeno nel suo complesso, padre Livio invita a guardare ai frutti e al seme di quest'albero miracoloso, che ormai ha esteso i suoi rami fino ai confini del mondo. E, per guardare al seme, occorre andare alle origini, individuando un periodo iniziale che possa essere oggetto di indagine approfondita. Se tale inchiesta condurrà a un esito positivo, vorrà dire che, oltre ai buoni frutti, anche il seme da cui quest'albero è sorto è in sé buono, e ciò permetterà, forse, di potersi ragionevolmente esprimere in maniera positiva sulla credibilità delle apparizioni di Medjugorje nel loro complesso.
Un libro per i lettori "in cerca", chiunque essi siano, credenti o meno: per coloro che non hanno smesso di interrogarsi sul senso della propria esistenza; e per coloro che la vita ha obbligato a riflettere sul destino dei propri cari perduti, magari drammaticamente. L'autore, partendo proprio da una personale esperienza di dolore e di perdita, con un linguaggio semplice ma mai banale, e con ricchi esempi tratti dalla propria vita, dai testi di pensatori anche laici e dalla testimonianza dei grandi mistici, ci conduce nel complesso cammino della riflessione su ciò che attende l'uomo alla fine della sua vita, senza evitare le domande più estreme e non rinunciando alla presentazione della dottrina cristiana tradizionale. Un percorso in cui, partendo dall'inesauribile attesa del bene che ciascuno di noi vuole per sé e per i propri cari, conduce il lettore alla comprensione del mistero della vita eterna, così come è pensata da Dio per noi: vita in Cristo, da risorti. Un libro che regala speranza e ci invita a non aver paura del morire, poiché la morte è, per l'uomo "che cerca", non fine di ogni cosa, ma atrio alla vita eterna.
In attesa della dichiarazione ufficiale della Chiesa nei confronti di Medjugorje, un libro che analizza la tematica del male che spesso affiora dai messaggi della Madonna della Pace e la mette a confronto con la storia della riflessione e della narrazione demonologica cattolica, offrendo da un lato una lettura ragionata delle parole che i veggenti attribuiscono alla Vergine della Pace e, dall'altro, un tentativo di fare chiarezza su uno dei temi più complessi delle apparizioni mariane in genere e in particolare nella storia dei veggenti di Mostar, quello demonologico.
Sono passati cento anni da quel 13 maggio 1917, giorno della prima misteriosa manifestazione della Madonna ai tre pastorelli di Fatima: Lucia, Francesco e Giacinta. Da quel giorno la Madonna del Rosario si mostrò sei volte ai bambini: tra il 13 maggio e il 13 ottobre. Ripercorrere oggi quella straordinaria vicenda significa essere inevitabilmente trasportati a Medjugorje, dove la Regina della Pace, dal 24 giugno 1981, è apparsa migliaia di volte a sei veggenti: Marija, Vicka, Ivanka, Mirjana, Ivan e Jakov. C'è dunque un legame che unisce le due epifanie mariane? In un messaggio del 25 agosto 1991, la Vergine Maria ha affermato esplicitamente di esser discesa dal Cielo nel piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina per realizzare quanto cominciato coi segreti di Fatima. C'è dunque un piano che va gradualmente compiendosi e che diventa chiave di lettura per comprendere il «secolo della prova» che intercorre nel centenario e che illumina il «tempo dei dieci segreti» di Medjugorje, ormai alle porte. Il direttore di Radio Maria dipana il filo rosso che lega le apparizioni del Portogallo a quelle della ex Jugoslavia e si chiede: «Siamo dunque alla vigilia del tempo dei dieci segreti?». Per quanto il soprannaturale faccia sempre irruzione nella storia dell'uomo in modo sorprendente, le domande sul futuro del mondo e della Chiesa sono interrogativi urgenti che ogni credente deve porsi nell'ottica della propria salvezza. E le risposte giungeranno solo dopo aver considerato con la dovuta serietà l'appello che continuamente la Madonna rivolge ai suoi figli da Medjugorje: «Affrettatevi a convertirvi».
Padre Livio ci conduce a penetrare in tutta la sua complessità il mistero del male. Si ricompone un mosaico di urgente drammaticità: quelli che stiamo vivendo sono gli anni della prova, i tempi del combattimento spirituale tra i figli della luce e i figli delle tenebre. È il tempo che Dio ha concesso al diavolo per mettere alla prova l’umanità e il mondo. È l’ora dell’attacco del male. Due certezze ci accompagnano però nella lotta. La prima è che Cristo ha già vinto, in modo definitivo, e chiama ogni uomo a partecipare di questa vittoria sul diavolo e sulla morte. La seconda è che l’Immacolata è al fianco di ogni uomo che quotidianamente è impegnato nel duro combattimento spirituale contro il male. «Quanto piacerebbe che tutte le confessioni religiose dicessero: uccidere in nome di Dio è satanico!» (Papa Francesco, 14 settembre 2016).
Quando si parla delle apparizioni di Medjugorje - in corso da oltre trent'anni nel villaggio della Bosnia-Erzegovina e meta di milioni di pellegrini da ogni parte del mondo - non si può fare a meno di trattare dei dieci segreti che la Regina della Pace ha affidato ai veggenti. Il rischio, come si intuisce, è quello di farne oggetto di curiosità o speculazione, senza coglierne il reale valore all'interno del piano di Maria che - da Fatima a Medjugorje - va ormai realizzandosi. Nel tempo dei dieci segreti l'umanità sarà messa alla prova come mai prima e dovrà attraversare eventi difficili, situazioni drammatiche. Come vivere la prospettiva di questo tempo di prova senza lasciarsi prendere dallo scoraggiamento, dalla paura o dalla disperazione? Bisogna ricorrere ai messaggi della Regina della Pace che, nel corso degli anni, ci ha svelato i mezzi per affrontare questo tempo di dolore. In ciò sta il "segreto" di Medjugorje, che fa da sfondo al fenomeno delle apparizioni che non cessano di stupire i credenti e non credenti.
Un libro per i lettori "in cerca", chiunque essi siano, credenti o meno: per coloro che non hanno smesso di interrogarsi sul senso della propria esistenza e per coloro che la vita ha obbligato a riflettere sul destino dei propri cari perduti, magari drammaticamente. L'autore, partendo proprio da una personale esperienza di dolore e di perdita, con un linguaggio semplice ma mai banale, e con ricchi esempi tratti dalla propria vita, dai testi di pensatori anche laici e dalla testimonianza dei grandi mistici, ci conduce nel complesso cammino della riflessione su ciò che attende l'uomo alla fine della sua vita, senza evitare le domande più estreme e non rinunciando alla presentazione della dottrina cristiana tradizionale. Un percorso in cui, partendo dall'inesauribile attesa del bene che ciascuno di noi vuole per sé e per i propri cari, conduce il lettore alla comprensione del mistero della vita eterna, così come è pensata da Dio per noi: vita in Cristo, da risorti. Un libro che regala speranza e ci invita a non aver paura del morire, poiché la morte è, per l'uomo "che cerca", non fine di ogni cosa, ma atrio alla vita eterna. Un percorso tra fede e ragione, per non smettere di interrogarci su quello che ci attende dopo la morte e sul senso ultimo della vita nostra e di quella dei nostri cari.
Il tema dell'anticristo è centrale nella visione cristiana della storia. Fin dal principio, l'angelo ribelle maledetto da Dio si oppose al Creatore per distruggere il progetto originario dell'Eden. Come ha acutamente notato papa Francesco, non si può passare sotto silenzio l'agire del demonio col pretesto che la Bibbia ne parli poco, dal momento che, invece, la Sacra Scrittura si apre con il serpente della Genesi e si chiude con la sconfitta del drago infernale dell'Apocalisse. Satana è un protagonista di primo piano della storia biblica, al punto che anche la vicenda terrena di Gesù comincia con le tentazioni di satana nel deserto, si dipana attraverso le battaglie di liberazione di tanti indemoniati, fino alla condanna nel fuoco della Geenna per coloro che non obbediscono al comandamento dell'amore. In questa lucida riflessione sul Male e il Maligno, padre Livio compie un viaggio nelle Scritture sacre e - attraverso la filigrana dell'Antico e del Nuovo Testamento - mette in luce i pericoli che minacciano oggi più di ieri il futuro dell'umanità. Un'umanità che negando l'esistenza del diavolo ha ceduto alle sue più subdole tentazioni: potere, denaro, menzogna. Siamo ormai nel vivo della battaglia escatologica fra la "Donna vestita di sole" e il "principe di questo mondo", ma il Male non prevarrà.
Un vademecum aggiornato e guidato sul "caso Medjugorje" con tutti i messaggi in ordine cronologico e inseriti nel loro contesto di riferimento. Ogni messaggio è accompagnato da un breve commento che cerca di evidenziarne il carattere profetico legato al contesto storico e il valore spirituale valido sempre e per chiunque. Il libro, curato da Diego Manetti di Radio Maria, aiuta a capire i messaggi di Medjugorje in un rimando continuo ai testi evangelici e al messaggio di Gesù. Un'ampia introduzione racconta la storia di Medjugorje. Un libro adatto come strumento di lettura e come aiuto per la preghiera.
Il mondo è attanagliato da una crisi economica, ma ancor più morale e spirituale, che rende il presente un tempo difficile, carico di inquietanti interrogativi sul futuro. In questo tempo di smarrimento e apprensione, mentre profeti di sventura e amanti del catastrofismo si oppongono a ingenui e superficiali ottimisti, occorre una chiave di lettura del presente che sia autentica, affidabile e capace di delineare lo scenario che va maturando dinanzi ai nostri occhi. Solo così è possibile rispondere alle domande che con sempre maggior apprensione si pongono credenti e non credenti: dove andremo a finire? Che ne sarà del pianeta? Quale orizzonte ci attende? E soprattutto: siamo forse giunti alla fine del mondo? Se sì, chi ci potrà salvare? Per rispondere a queste e tante altre domande, padre Livio, direttore di Radio Maria, conduce un attento esame del contesto contemporaneo, per interpretarne lo sviluppo futuro alla luce della Parola di Dio, del Magistero della Chiesa e dei messaggi che la Regina della Pace offre da oltre trent'anni a Medjugorje. Si profila un tempo di pace all'orizzonte, sempre più vicino, ma difficile da raggiungere; un tempo che ogni anima potrà raggiungere solo in spirito di autentica conversione a Cristo e al suo Vangelo.