Sulle coste svedesi, in un freddo mattino d'inverno, da un peschereccio che si fa strada tra la neve viene avvistato un gommone di salvataggio: a bordo ci sono due cadaveri. Le indagini portano l'ispettore Wallander a est: la polizia di Ystad ha le prove che i due uomini sono stati uccisi e che l'imbarcazione veniva dalla Lettonia. Kurt Wallander parte per Riga: non passerà molto tempo prima che si renda conto di essere vittima di una cospirazione legata ai drammatici cambiamenti politici dei Paesi Baltici: la caduta dell'Unione Sovietica è ormai consegnata alla storia, ma in Lituania, ora stato sovrano, alcune forze di potere lavorano nell'ombra in accordo con la mafia russa.
In una notte d'autunno, mentre un vento freddo soffia da nord, Fredrik Welin si sveglia colpito da un bagliore improvviso. La sua casa, ereditata dai nonni materni in una sperduta isola del Mar Baltico, sta bruciando. Prima di fuggire e lasciarsi alle spalle un cumulo di cenere, Welin riesce a infilarsi un paio di stivali di gomma. Calzano entrambi il piede sinistro. A settant'anni, oltre a quegli stivali spaiati, una roulotte e una piccola barca, non gli è rimasto più nulla. Anche le poche persone intorno a lui sono sfuggenti: la figlia Louise che non ha mai veramente conosciuto, l'ex postino in pensione Ture Jansson dalle mille malattie immaginarie e Lisa Modin, la giornalista della stampa locale di cui inaspettatamente si innamora. Tormentato da dubbi e rimorsi, ora che ha perso tutti gli oggetti che costituivano la sua stessa esistenza, Welin sente di trovarsi sulla soglia di un confine umano, parte del gruppo di persone che si stanno allontanando dalla vita. Mentre l'inverno avvolge l'arcipelago al largo di Stoccolma, si continua a indagare sulle cause di un disastro che non rimarrà isolato. E il fuoco che torna a divampare sembra quasi voler illuminare un buio per qualcuno insostenibile. L'ultimo romanzo di Henning Mankell, percorso dalla straziante bellezza di un paesaggio crepuscolare, è un'elegia alla vecchiaia e un inno alla vita che continua. Se i misteri delle isole troveranno una spiegazione, continuano a essere incomprensibili le relazioni tra le persone, con i loro segreti e silenzi.
Nel periodo più difficile dopo la diagnosi della malattia, Henning Mankell trova la forza di reagire. Partendo dalla propria esperienza, il padre del commissario Wallander riflette sulle importanti questioni politiche del futuro e spiega quanto la letteratura, l'arte e la musica siano importanti nei momenti di crisi. Le sabbie mobili sono solo una leggenda, in realtà non esistono. Che la vita, nonostante le catastrofi globali e private, meriti di essere vissuta è un fatto, si tratta solo di trovare la giusta strategia, "l'arte di sopravvivere". Da un grande scrittore e intellettuale del nostro tempo, un libro che raccoglie riflessioni e ricordi, speranze e paure per il mondo in cui viviamo. "Sabbie mobili" è dedicato ai suoi lettori di sempre e a chi non ha mai conosciuto Wallander o i suoi personaggi del ciclo africano.
Figlio di una donna che non ha mai conosciuto e di un tagliaboschi con l'anima del marinaio, dal nord della Svezia Hans Olofson è arrivato nello Zambia inseguendo un sogno altrui. Profondamente colpito dall'immensa bellezza dell'Africa, decide di fermarsi, convinto di avere trovato una nuova casa. Per la fattoria che ha rilevato a Lusaka insegue ambiziosi piani di riforma, ma in quella terra ignota, completamente priva di punti di riferimento e proprio per questo così seducente, impara presto a conoscere il disprezzo dei bianchi e il sospetto dei neri, mentre la tensione e le minacce continuano a crescere intorno a lui. Un giorno, anche i suoi vicini vengono barbaramente uccisi, e Hans Olofson comincia ad avere paura, assalito dalla stessa impotenza che provava da bambino, quando il gelo faceva gemere le travi della sua casa vicino al fiume. Negli anni, il sogno africano si trasforma in una lotta per la vita e la morte. Intrecciando passato e presente, dai campi ghiacciati della Svezia alla soffocante calura dei tropici, "L'occhio del leopardo" è un viaggio non sentimentale alla scoperta di due culture inconciliabilmente diverse, un romanzo psicologico che scava nella mente di un uomo perduto in un mondo sconosciuto.
In una fredda giornata d'inverno, Hakan von Enke, alto ufficiale di marina ora in pensione, scompare durante la sua abituale passeggiata mattutina a Stoccolma. Un caso che tocca da vicino il commissario Wallander. Von Enke è il futuro suocero di sua figlia Linda, il nonno della sua nipotina, e di recente gli aveva confidato aspetti soprendenti di un dramma politico-militare risalente a più di due decenni prima, quando sottomarini sovietici erano stati avvistati in acque territoriali svedesi. Kurt Wallander è vicino a un grande segreto della storia del dopoguerra. La sua lotta incessante alla ricerca della verità è ora l'impegno di un uomo che sta facendo i conti con la propria vita assediata da ombre minacciose, e che, talvolta deluso dai colleghi e dal sistema, ritrova il calore e gli affetti della sua famiglia. Con questo ultimo episodio che chiude definitivamente la serie poliziesca che l'ha reso celebre in tutto il mondo, Mankell è riuscito per la critica a creare un pezzo di grande letteratura sul tema della vecchiaia rivestendolo abilmente delle spoglie del giallo. Kurt Wallander, come scrisse Le Monde "uno dei più bei personaggi tra i romanzi polizieschi contemporanei", è stato per molti tra le figure più riuscite e affascinanti della narrativa di genere dei nostri giorni, aprendo la strada al fenomeno del giallo dalla Scandinavia.
El viaje al corazón de las tinieblas sudafricanas de un inspector Wallander profundamente afectado por el crimen que intenta impedir.
El hallazgo del cadáver de una joven agente inmobiliaria, asesinada brutalmente sin ningún motivo aparente, supone para Wallander un descenso a los infiernos mucho más largo y profundo de lo que nunca hubiera imaginado al iniciarse un caso. Y esta vez, además, se trata de una conspiración internacional detrás de la cual se encuentra una organización de extrema derecha. Ésta, decidida a dinamitar el proceso antiapartheid en la lejana Sudáfrica, ha contratado a un asesino a sueldo, quien, con la ayuda de un antiguo agente de la KGB, planea atentar contra un importante dirigente muy cerca de donde Wallander investiga. Acosado por sus persistentes problemas personales, el inspector entrará en una espiral de suspense cada vez más vertiginoso. Una de las novelas políticamente más comprometidas de Henning Mankell.
Ystad, Suecia, otoño de 1997. Un hombre muere en extrañas circunstancias a las puertas de un cajero automático. Poco después, dos muchachas asesinan salvajemente a un taxista. Detenidas y trasladadas a la comisaría, las dos adolescentes sorprenden a todo el mundo con su agresividad y su indiferencia ante el crimen que han cometido. En un descuido de los agentes, una de ellas logra huir. Al día siguiente, un problema en el suministro eléctrico deja a oscuras gran parte de la región de Escania; cuando el técnico de mantenimiento acude a la estación transformadora, hará un descubrimiento aterrador. El inspector Kurt Wallander no lo tiene nada fácil: a las complejidades informáticas que acaban envolviendo las pesquisas, se suman los indicios de traición que el inspector descubre en su equipo de investigadores. Además, la casi insoportable soledad afectiva del protagonista hacen que se cuestione seriamente su continuidad como policía.
En diciembre de 1945, un avión británico aterriza en Buckenburg (Alemania) y de él desciende un hombre con una pequeña bolsa negra que se dirige a la prisión de Hamelin, donde están encerrados doce criminales de guerra alemanes: su misión consiste en ejecutar a esos peligrosos asesinos.
Cincuenta y cuatro años después, en 1999, Herbert Molin, un policía sueco ya jubilado que vive apaciblemente en su granja, situada en el pueblecito de Härdjedalen, muere de manera brutal: literalmente, el asesino lo ha matado a latigazos; además, la policía descubre alrededor del cadáver huellas sanguinolentas muy extrañas, como si alguien hubiera ejecutado en torno a él unos pasos de baile. Un antiguo compañero de Molin, el joven Stefan Lindman, decide viajar a Härdjedalen para averiguar lo ocurrido, pese a que no está en muy buenas condiciones de salud. Sin embargo, poco a poco irá descubriendo misteriosas conexiones entre la muerte de Molin, los colaboracionistas durante la segunda guerra mundial y los grupos neonazis de la actualidad. Para Lindman ya no habrá marcha atrás: cada pista lo impelirá a seguir adelante para saber la verdad.
In una fredda giornata di gennaio, la polizia di Hudiksvall, nella Svezia centrale, scopre un orribile massacro: in un villaggio vicino alla foresta, diciannove persone sono state trucidate. Sembra il gesto di un folle. Quando a Helsingborg il magistrato Birgitta Roslin legge della strage, si rende conto che tra le vittime ci sono persone a lei molto vicine, e decide di occuparsi del caso. Il ritrovamento di un nastro di seta rossa la porta a Pechino, dove la scoperta di un diario la trascinerà indietro nel tempo, svelandole una terribile storia di schiavitù e soprusi. Coinvolta in un diabolico gioco politico, Birgitta dovrà confrontarsi con la brutalità del capitalismo selvaggio e dei nuovi potenti nella Cina di oggi, pronti a rivendicare il loro posto sulla scena internazionale.