Data di pubblicazione: Settembre 2018
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"Nel licenziare per la stampa la terza edizione di questo manuale, ritengo di dovere ribadire quanto già evidenziato all'inizio di quelle che l'hanno preceduta. Il manuale è rivolto chi inizia a studiare il diritto. Essi, però, leggendo il titolo del manuale e cominciandone a scorrere l'indice, si chiederanno perché proporre, oggi, a livello didattico, lo studio della storia di un diritto che fu utilizzato nell'antica Roma per regolare i rapporti tra privati. Le risposte all'interrogativo possono essere molteplici. Tra di esse, però, spicca certamente una prioritaria esigenza culturale. In sostanza, l'esigenza di dare una risposta al generale bisogno di conoscenza, cui non può sfuggire neppure lo studente di diritto. Sotto questo punto di vista, va detto che la storia del diritto privato dei Romani costituisce una "vicenda" con caratteri tali da renderla ancora assai importante nel patrimonio di conoscenze, cui deve attingere chi si accosta allo studio del fenomeno giuridico e chi domani sarà chiamato a svolgere la propria attività nelle varie professioni giuridiche. In particolare, perché quella vicenda, come si vedrà, ha segnato profondamente il modo di essere della giuridicità dall'età medievale e moderna fino ai nostri giorni. D'altra parte, va tenuto presente che la coscienza della dimensione culturale del diritto, se conserva un generale rilievo nel nostro contemporaneo, presenta una più specifica utilità a fronte delle problematiche poste dall'emersione di un diritto uniforme europeo. A quest'ultimo proposito, rileva la circostanza che lo sviluppo dell'Unione europea si è tradotto e si traduce anche nella nascita di una normazione sovranazionale, la cui sostanza, però, è destinata a impattare con il diritto degli Stati membri, indirizzandolo verso una configurazione uniforme. [...]". (dalla nota introduttiva)
"Nel licenziare per la stampa la terza edizione di questo manuale, ritengo di dovere ribadire quanto già evidenziato all'inizio di quelle che l'hanno preceduta. Il manuale è rivolto chi inizia a studiare il diritto. Essi, però, leggendo il titolo del manuale e cominciandone a scorrere l'indice, si chiederanno perché proporre, oggi, a livello didattico, lo studio della storia di un diritto che fu utilizzato nell'antica Roma per regolare i rapporti tra privati. Le risposte all'interrogativo possono essere molteplici. Tra di esse, però, spicca certamente una prioritaria esigenza culturale. In sostanza, l'esigenza di dare una risposta al generale bisogno di conoscenza, cui non può sfuggire neppure lo studente di diritto. Sotto questo punto di vista, va detto che la storia del diritto privato dei Romani costituisce una "vicenda" con caratteri tali da renderla ancora assai importante nel patrimonio di conoscenze, cui deve attingere chi si accosta allo studio del fenomeno giuridico e chi domani sarà chiamato a svolgere la propria attività nelle varie professioni giuridiche. In particolare, perché quella vicenda, come si vedrà, ha segnato profondamente il modo di essere della giuridicità dall'età medievale e moderna fino ai nostri giorni. D'altra parte, va tenuto presente che la coscienza della dimensione culturale del diritto, se conserva un generale rilievo nel nostro contemporaneo, presenta una più specifica utilità a fronte delle problematiche poste dall'emersione di un diritto uniforme europeo. A quest'ultimo proposito, rileva la circostanza che lo sviluppo dell'Unione europea si è tradotto e si traduce anche nella nascita di una normazione sovranazionale, la cui sostanza, però, è destinata a impattare con il diritto degli Stati membri, indirizzandolo verso una configurazione uniforme. [...]". (dalla nota introduttiva)