L'uomo contemporaneo va modificando sempre più le proprie dotazioni naturali, per correggerle, sostituirle, potenziarle. Le conseguenze sulla durata e la qualità della vita sono evidenti. Dalla nascita alla morte, aumentano gli interventi artificiali sul corpo e con essi le possibilità di manipolare la nostra esistenza. I robot, non più quei mostri cari alla fantascienza, assumono ruoli e funzioni umane, proponendosi come interlocutori e compagni di un futuro vicino. Stiamo passando da un'evoluzione naturale a un'evoluzione artificiale della nostra specie?
È attraverso la percezione visiva che l'uomo principalmente entra in rapporto con il mondo esterno. È attraverso rappresentazioni visive che le culture umane hanno espresso nel corso della storia le proprie idee religiose, i propri ideali etici ed estetici. È attraverso visioni mentali che prendono forma credenze magiche, viaggi sciamanici, estasi. È infine attraverso la diffusione elettronica di immagini che si è andata affermando una comunicazione interculturale. Attraverso un approccio originale, denominato "antropologia della visione", questo volume suggerisce un nuovo ambito d'analisi della condizione umana: lo studio dei modi di vedere e delle forme di rappresentazione culturali espresse e interpretate visivamente. Nuova edizione per questo volume.